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Omicidio Giulia Cecchettin: il giallo della denuncia e i 32 minuti di nulla

Nuovi dettagli sull'omicidio di Giulia Cecchettin

Nuovi dettagli sull'omicidio di Giulia Cecchettin, dalla denuncia del vicino di casa ai 32 minuti di nulla.

Nuovi dettagli sull’omicidio di Giulia Cecchettin, dalla denuncia del vicino di casa ai 32 minuti di nulla. Tutti i dettagli svelati dalla trasmissione Chi l’ha visto?

Omicidio Giulia Cecchettin: la denuncia di scomparsa e la denuncia del vicino

Nel corso della puntata di Chi l’ha visto, andata in onda mercoledì 22 novembre, la conduttrice Federica Sciarelli e l’avvocato e presidente di Penelope Italia, Nicodemo Gentile, hanno analizzato il caso dell’omicidio di Giulia Cecchettin, concentrandosi sul litigio tra la giovane e Filippo Turetta e ciò che è accaduto dopo. Il padre di Giulia, Gino, si è presentato alla stazione dei carabinieri alle 13.30 di domenica 12 novembre. “Allontanamento volontario” si legge sul documento. “Pericolo di vita: nessuno” è stato scritto ancora. Eppure il padre ha dichiarato di “temere per l’incolumità di sua figlia“. L’uomo ha ripetuto due volte questa frase, perché sapeva che era scomparso anche Filippo Turetta.

Ho sentito urlare nel parcheggi odi fronte a casa mia e ho capito che c’era un litigio. In quel momento ho avuto paura. Non sapevo se si stessero picchiando. Li ho visti litigare di fronte al parcheggio. Sentivo delle urla di donna. Ho chiamato i carabinieri” ha dichiarato un testimone. L’allarme è stato lanciato alle 23.18 della sera dell’11 novembre. Allora per quale motivo il giorno dopo, quando il padre ha denunciato, si è parlato di allontanamento volontario se c’era già stata una denuncia la sera prima?

Omicidio Giulia Cecchettin: ordinanza e i 32 minuti di niente

Successivamente il padre comunicava di essere stato contattato da un vicino di casa che aveva assistito di un violento litigio nel parcheggio a 150 metri dalla sua abitazione. Sentiva una voce femminile urlare ‘così mi fai male’. Aggiungeva poi di aver visto un individuo calciare violentemente una sagoma che si trovava a terra” si legge nell’ordinanza di arresto. Il vicino di casa aveva avvisato le forze dell’ordine e si era recato dal padre di Giulia, il giorno dopo. Aveva denunciato un sequestro di persona.

Dopo la sua denuncia, delle 23.18, Filippo Turetta ha vagato per 32 minuti con la sua auto, fino alla zona industriale. Bisogna sottolineare che grazie alla riattivazione di alcuni dispositivi elettronici del Piancavallo è stato ricostruito l’intero itinerario percorso.