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Fase 3: da assegno universale a congedi potenziati, ecco il Family act/Adnkronos (2)

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(Adnkronos) - Nell'articolo 1 sono contenuti i 'principi e criteri direttivi della riforma'. Nello specifico, si dispone che il Governo, nell’adozione di tutti i decreti attuativi della riforma, preveda che le misure siano applicate in modo universale ai nuclei familiari con fig...

(Adnkronos) – Nell'articolo 1 sono contenuti i 'principi e criteri direttivi della riforma'. Nello specifico, si dispone che il Governo, nell’adozione di tutti i decreti attuativi della riforma, preveda che le misure siano applicate in modo universale ai nuclei familiari con figli, secondo criteri di progressività basati sull’applicazione di indicatori della situazione economica equivalente. Ai fini della determinazione dell’importo dell’assegno si dovrà tener conto del numero dei figli.

Altro principio cardine è il valore sociale riconosciuto alle attività educative e di apprendimento dei figli, ricomprendendovi qualunque tipo di attività abbia una funzione educativa anche se non formale. Con il termine 'educazione non formale' si fa riferimento a tutta la gamma di possibilità di apprendimento informale e occasionale esistente (scambi, letture, uscite, visite ai musei, fruizione di spettacoli, laboratori, progetti collaterali che normalmente arricchiscono l’offerta formativa delle scuole) che hanno da sempre svolto un ruolo prezioso a fianco alle scuole per sostenere le famiglie in una società educativa multiculturale.

Perché il valore sociale riconosciuto all’attività educativa sia tangibile è essenziale che nell’attuazione della riforma si prevedano misure e agevolazioni fiscali che vadano dalle deduzioni dall’imponibile alle detrazioni dall’imposta delle spese sostenute dalle famiglie ovvero il riconoscimento di una somma in denaro vincolata allo scopo.