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Flop di domenica: "Tutti parlano ma nessuno fa nulla. E i cani continuano a morire”

cani

Stefano Weiss, responsabile di "emergenza bocconi Genova" parla del suo malcontento per l'evento di domenica 'Una domenica di..." per la poca affluenza dei partecipanti

Stefano Weiss, responsabile di “Emergenza bocconi Genova” ha raccontato circa l’evento di domenica scorsa ‘Una domenica di…” nata per sensibilizzare i padroni dei cani che non puliscono i bisogni delle deiezioni. E conseguentemente per contrastare l’uccisione seriale dei cani (2 in 10 giorni) che continua a mietere vittime a Genova da lunghi mesi

Weiss, i cani

L’iniziativa di domenica ‘Una domenica di…’ dava appuntamento alle ore 10 in piazza della Vittoria con lo scopo di fare pulizia delle deiezioni dei cani nelle strade di Genova. L’iscrizione all’evento era visibilmente popolare e, a quanto sembrava, avrebbe avuto molta affluenza.

Tuttavia i genovesi, vista la bella giornata, hanno optato per trascorrere il loro tempo al mare, mettendo da parte tutto il lavoro che Stefano Weiss sta portando avanti per mettere in luce una situazione che è diventata cosa di tutti; visto i numerosi decessi di cani che proseguono a causa delle esche al veleno oramai sparse in tutta la città.

Weiss commenta con grande rammarico la giornata di domenica:

“Purtroppo , inutile nascondersi, domenica è stato un flop. Eravamo in 15. Sono venuti l’assessore Campora e il consigliere Flamminio con cui ho parlato di altre cose. Ma di per se è stata una delusione. Così come per le ronde. Siamo più in 20 a girare. Tutti parlano ma nessuno fa nulla di concreto. Costa troppa fatica.. E i cani continuano a morire..

La mattinata alla fine è andata bene e grazie alla presenza dell’assessore all’Ambiente Campora e al consigliere Comunale Flamminio è comunque state utile. Ovviamente in 18 su un gruppo di 1632 membri è una grossa delusione. Inutile nasconderlo.

Nella locandina dell’evento veniva lanciato questo messaggio:“Raccogliere le deiezioni dei nostri amici a quattro zampe non è solo un segno di educazione e rispetto, o un modo per evitare pesanti sanzioni: è anche un gesto d’amore nei loro confronti, che può evitare pericolose torsioni da parte di chi gli vuole male”.

Ma domenica molta gente se n’è scordato a parte i presenti tra cui: Paola Buscaldi , guardia Zoofila organizzatrice, Andrea Magro braccio destro di Weiss ,Simona Giaconia membro molto attivo del gruppo, poi Laura Comotto, Marina Criste, Micaela Anzalone e altri ancora che hanno sentito il richiamo della responsabilità attiva.

Serial Killer dei cani

Ancora non si sa chi si sia, ancora non c’è nessun sospetto ma si sa che continua a spargere esche per tutta Genova con lo scopo di eliminare i cani. Un odio radicato per questi animali che naturalmente espellono i propri bisogni fisiologici senza essere coscienti. L’incoscienza è dei padroni dei cani che oramai dovrebbero rendersi conto del pericolo quotidiano nel lasciare le deiezioni. Deiezioni che, con ogni probabilità, causano la rabbia di commercianti e passanti e residenti. E la rabbia diventa guerra. Allora ecco creare esche ad hoc: polpette avvelenate? No, sono rudimentali! Quindi ecco le esche con chiodi, vetri o spugne fritte che ben si gonfiano nello stomaco dell’animale provocandogli dolori atroci e facendolo morire lentamente, oppure esche bomba (esplodono direttamente nella bocca del cane).

Allora cosa fare per fermare un fenomeno che sembra essere immortale? Rivolgersi alle forze dell’ordine non è possibile perché vogliono delle prove, ossia fotografare il soggetto che sta mettendo l’esca, ed è per questo che le ronde continuano ad appostarsi per cercare, in un modo o nell’altro, di fermare quel qualcuno che non dà pace ai nostri amici a quattro zampe.