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Florida, strage liceo: chi è il killer studente Nikolas Cruz

Nikolas Cruz

L'ex studente del liceo di Parkland (Florida), Nikolas Cruz ha aperto il fuoco stamane uccidendo 17 persone, prima di venire arrestato.

Nuovo e tremenda strage negli Stati Uniti. Un giovane ex studente di 19 anni, Nikolas Cruz, è entrato armato nella sua vecchia scuola. Ha poi iniziato ad aprire il fuoco, colpendo professori e studenti. Han perso la vita 17 persone (di cui sicuri 2 professori e i restanti studenti). Una decine le persone ferite in tutto. Il giovane killer ha usato un AR-15, un fucile d’assalto semiautomatico prodotto negli USA dalla Colt.

Nikolas Cruz

Alla base del gesto forse la recente espulsione di Nikolas Cruz dal liceo di Parkland (Florida), luogo della strage. Al momento il giovane Nikolas è stato arrestato dalle forze di polizia. L’autorità non ha ancora deciso se rivelare o meno tutti i nomi delle vittime, ma i primi nomi già trapelano.

Nikolas Cruz

Chi è Nikolas Cruz?

Questa è la domanda che al momento i media nazionali americani si stanno ponendo: chi è Nikolas Cruz? Chi è l’autore di questa ennesima strage? Cosa lo ha spinto a scatenare la sua ferocia? Per rispondere a queste domande sarà necessario attendere i risultati degli interrogatori della polizia al giovane arrestato. Nel frattempo dalla rete emergono inquietanti notizie e immagini che riguardano Cruz da vicino.

Nikolas Cruz

Dal suo profilo social su Instagram emergono foto di lui armato e sprezzante. Volto coperto, in mano pistola e coltelli affilati. Immagini che in qualche modo fungono già da segnale d’allarme. Ancor più allarmanti le sue frasi, nella quale paragona a una terapia, l’atto di sparare. Una rabbia di fondo che ha trovato un canale di sfogo mortale e insensato.

Nikolas Cruz

Alcuni tra i suoi ex compagni lo descrivono come ossessionato dalle armi. Una ossessione che ostentava sui social in maniera preoccupante, accompagnando le foto con armi, con commenti inquietanti e dispregiativi. Altri studenti affermano che fosse sempre armato, anche quando veniva a scuola (che sia questo il fatto che ne ha determinato l’espulsione da scuola?).

Nikolas Cruz

Sulle armi

Il fatto si inscrive nella classifica delle stragi armate compiute negli ultimi 5 mesi (non bisogna certo dimenticare quella di Las Vegas dello scorso Ottobre). Le modalità, il luogo e le vittime hanno riportato gli americani ai giorni della strage della Columbine (Denver, Colorado, 1999) e a quella recente della Sandy Hook (Newton, Connetticut, 2012). Nella prima, lo ricordiamo, morirono 12 tra professori e studenti. Nella seconda, ben peggiore, morirono 6 adulti e 20 bambini.

Adesso il caso di Parkland riaccende adesso un dibattito mai sopito fino in fondo: quello sulle armi. Un dibattimento che da anni vede schieramenti opposti fronteggiarsi. Non solo di schieramenti politici si parla, ma di lobby trasversali che fanno leva su interpretazioni forse faziose della Costituzione americana. Il dibattito adesso investe Trump e precisamente la sua legge di bilancio. Secondo le associazioni per il controllo delle armi, l’ultima riforma ha tagliato i fondi necessari per il “Gun Background Check System“. Si tratta di un sistema che effettua controlli su chi acquista armi. Il taglio minerebbe il sistema e dunque tutti gli sforzi fatti per tenere lontane le armi da mani pericolose. I programmi federali che mirano a ottenere questo risultato sono due e i tagli strutturali effettuati da Trump, li avrebbero decurtati di 73 e 61 milioni di dollari. Uno schiaffo in faccia a chi chiede maggiore controllo delle armi e maggiore sicurezza