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Fra villette, caldaie e proroghe il Superbonus 110 cambia ancora

Il Superbonus 110 è stato ritoccato ancora

Ecco dove si sta cercando di intervenire fra villette, caldaie e proroghe il Superbonus 110 cambia ancora

Fra villette, caldaie e proroghe il Superbonus 110 cambia ancora e per ottimizzare la misura bisogna renderla meno rigorosa, perciò e governo maggioranza ci lavorano. La stretta sulla cessione dei crediti ha un peso notevole e i 19 miliardi di “sconti fiscali” congelati nei forzieri delle banche sono un problema grosso. Proprio per trovare una soluzione fonti da Roma parlano di uno slittamento di un paio di giorni, fino a mercoledì 29, per l’approdo in Aula del testo.

Il Superbonus 110 cambia ancora

In Commissione è partito il voto sulle proposte di modifica. E cosa dovrebbe cambiare? I proprietari di villette o abitazioni unifamiliari che avevano completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre scorso potranno continuare ad avere il massimo dell’agevolazione anche nel 2023. Lì prima era prevista una scadenza al 30 marzo. Ci sono due strade da seguire: proroga fino al 30 giugno o addirittura maxi proroga al 30 settembre. Il decreto prevedeva una deroga al taglio della detrazione e allo stop per lo sconto in fattura. Per chi? Solo per chi avesse già presentato la Cila.

Il rebus dell’edilizia libera

Poi però c’era il tema dell’edilizia libera su caldaie, infissi o per l’impianto fotovoltaico, dove certificare l’avvio dei lavori era un rebus. Ecco, ci sarebbe un emendamento della maggioranza con cui per attestare la data di inizio dei lavori sarà sufficiente il versamento di un acconto con bonifico parlante o due autocertificazioni, una del venditore e una dell’acquirente.