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Frana a Ischia, celebrati i primi funerali delle vittime: proclamato il lutto cittadino sull’isola

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Celebrati a Lacco Ameno i primi funerali delle vittime della frana a Ischia: si tratta dei fidanzati Eleonora Sirabella e Salvatore Impagliazzo.

È stato proclamato il lutto cittadino per tutta l’isola di Ischia in occasione dei primi funerali celebrati per due delle dodici vittime della frana che ha devastato Casamicciola.

Frana a Ischia, celebrati i primi funerali delle vittime: proclamato il lutto cittadino sull’isola

Si è tenuta nella giornata di mercoledì 7 dicembre a Lacco Ameno la prima cerimonia funebre celebrata per le dodici vittime della frana di Ischia. Bocciati i funerali di Stato, le esequie si terranno in forma privata per tutti i morti che hanno tragicamente perso la vita a causa dell’alluvione dello scorso 26 novembre.

Nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie, gli abitanti si sono riuniti per dire addio Eleonora Sirabella, la prima vittima ad essere stata ritrovata dai soccorritori, e Salvatore Impagliazzo. La coppia viveva nella casa di Impagliazzo situata a via Celario. La funzione è stata celebrata da monsignor Gennaro Pascarella.

In chiesa, erano presenti i sindaci dei sei comuni di Ischia. Per Casamicciola, era presente il commissario straordinario Simonetta Calcaterra e il commissario per l’emergenza Giovanni Legnini. All’esterno dell’edificio religioso, invece, è stata allestita un’area destinata ai giornalisti ai quali, però, è stato imposto di rispettare la richiesta dei familiari, come ribadito dal sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale, di non scattare foto e non portare telecamere in chiesa.

Intanto, in tutti i comuni dell’Isola è stato proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali di Eleonora e Salvatore.

Il “no” ai funerali di Stato e le parole del sindaco di Lacco Ameno

Intervenendo ai microfoni di Adnkronos, il sindaco di Lacco Ameno ha dichiarato: “Era verosimile immaginare i funerali di Stato per tutte le vittime, anche considerato che ieri è stato trovato l’ultimo corpo. Però le famiglie hanno fatto questa scelta che al di là della condivisione va rispettata. Si sono sentiti massacrati nei giorni di dolore”.

Pascale, quindi, ha sottolineato che la decisione delle famiglie “va rispettata”. “Si sono sentiti massacrati nei giorni di dolore, quando sembrava che tutta l’attenzione dei media, invece di partecipare al dolore e informare di quanto succedeva, fosse concentrata sull’aspetto dell’edilizia, degli abusi o delle responsabilità. Questo accadeva mentre loro cercavano i corpi sotto le macerie o avevano i morti in casa. Questa è una reazione sicuramente da rispettare. L’unico che hanno sentito più vicino è l’onorevole Legnini, che è stato visto come l’unica persona in grado di dare una mano, vicino alla gente. Poi il commissario Legnini, al di là della competenza, ha anche un approccio e un modo di fare molto empatico e umano, è entrato già nel cuore della comunità”, ha spiegato.

Commentando il racconto di Ischia che è stato fatto dai media nazionali dopo l’alluvione che è costata la vita a dodici persone, inoltre, il sindaco ha affermato: “Ischia non è stata trattata bene. Noi dei media abbiamo bisogno, perché non vorremmo passare dalla fase emergenziale a quella ordinaria e finire nel dimenticatoio, come purtroppo è già successo nel 2017 dopo il terremoto. Però una cosa è informare, un’altra è la disinformazione, addirittura sollevando una questione politica tra partiti sul condono con dichiarazioni inappropriate mentre stavamo ancora cercando i nostri giovani morti sotto il fango. L’entità di questa frana non ha nulla a che vedere con l’abusivismo, non si poteva prevedere o scongiurare, è venuta giù una parte del Monte Epomeo a una velocità pazzesca e con un fronte frana così ampio che ha travolto tutto”.

“Eleonora era lacchese, con la famiglia siamo molto legati”, ha infine concluso Pascale. È tutto così straziante, è così innaturale che un genitore pianga il proprio figlio”. Pascale ha chiesto alla stampa di evitare foto e video all’interno della chiesa, in segno di rispetto “di quanti hanno rifiutato i funerali di Stato per stringersi in forma più ristretta”. Il sindaco spiega di essersi fatto “portavoce di un’esigenza della famiglia, che voleva un funerale privato. Insieme al vicequestore Ciro Re abbiamo organizzato un’area delimitata all’esterno della chiesa dove poter accogliere la stampa. È un desiderio delle famiglie che chiediamo sia rispettato“.

I funerali delle vittime della frana di Ischia

Nella giornata di venerdì 9 dicembre, a Ischia Porto si terranno i funerali di Maurizio Scotto Di Minico, della moglie Maria Giovanna Mazzella e del figlio Giovanni, il neonato di soli 21 giorni.

Sabato 10 dicembre, invece, sempre a Ischia Porto, l’isola dirà addio a Gianluca Monti, alla moglie Valentina e ai loro tre figli Francesco, Michele e Mariateresa. Anche in questa circostanza, le funzioni verranno celebrate dal vescovo di Ischia e Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella.