La questione della guerra a Gaza e delle accuse di genocidio rappresenta uno dei temi più delicati e controversi del dibattito internazionale. In Italia, il tema è stato recentemente al centro della trasmissione In Onda su La7, dove Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU per i Territori palestinesi occupati, si è confrontata con giornalisti e rappresentanti istituzionali sulla gravità della crisi e sull’uso del termine «genocidio» per descrivere gli eventi nella Striscia di Gaza.
Francesca Albanese lascia lo studio del programma di La7
Durante la puntata di In Onda su La7, Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU per i Territori palestinesi occupati, ha lasciato lo studio nel corso del dibattito sulla situazione a Gaza, suscitando reazioni immediate. L’uscita è avvenuta mentre Francesco Giubilei, presidente di Nazione Futura, citava la senatrice a vita Liliana Segre sul tema del genocidio. Giubilei ha commentato la scena definendola “Molto democratica la signora Albanese. Ha sentito il nome della senatrice Segre e si è alzata. Bella immagine. Una vergogna, una cosa oscena e vergognosa“. Tuttavia, il conduttore Luca Telese ha precisato che la relatrice aveva concordato di lasciare la trasmissione alle 21 per un altro impegno, spiegando: “Non è minimamente legato a quello, ma al fatto che alle nove avrebbe dovuto lasciarci e lo avremmo fatto facendo finire il tuo intervento”.
La discussione era già caratterizzata da forti divergenze di opinione, in particolare tra Albanese e Federico Fubini del Corriere della Sera, sul diritto di qualificare le azioni israeliane a Gaza come genocidio. Albanese ha sottolineato che il suo mandato consiste nel monitorare quotidianamente la situazione nella Striscia e che la definizione giuridica di genocidio si basa sulla Convenzione delle Nazioni Unite del 1948, non sulla Carta dell’ONU, ricordando: “Ho stilato due rapporti che sono stati ricevuti dal Consiglio dei Diritti Umani e dalla Corte di Giustizia Internazionale”.
Francesca Albanese a La7: divergenze sul concetto di genocidio e responsabilità internazionale
Il confronto si è intensificato quando Fubini ha affermato che “nessuno ha le competenze di stabilire che quello a Gaza sia genocidio, se non storici e giudici“, richiamando la necessità di un’inchiesta formale. Albanese ha ribattuto evidenziando che la sua attività consiste nell’analizzare testimonianze e prove raccolte sul campo e che diverse organizzazioni israeliane di diritti umani e commissioni ONU hanno qualificato gli eventi a Gaza come genocidio. Ha inoltre ricordato che la Corte di Giustizia Internazionale aveva già segnalato il rischio di genocidio nel gennaio 2024, attivando gli obblighi degli Stati di prevenzione, sottolineando: “Già la Corte di Giustizia Internazionale nel gennaio 2024 si era pronunciata nel merito, evidenziando il rischio di genocidio e facendo scattare gli obblighi degli Stati di prevenirlo”.
Il dibattito si è interrotto, dunque, con la decisione della relatrice di lasciare lo studio, provocando ulteriori commenti critici da parte di Giubilei. Nonostante la tensione, Telese ha chiarito che l’uscita di Albanese era programmata e non rappresentava una protesta contro la citazione di Segre. Il dibattito ha evidenziato, ancora una volta, le complessità attorno al conflitto a Gaza.
Ancora un abbandono in diretta su #La7. Questa volta ad abbandonare lo studio è la relatrice Onu #FrancescAlbanese pic.twitter.com/FmDHQSnsCj
— MaccheTiVu (@macchetivu) October 5, 2025