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Generale Vannacci: "Quale patriarcato, il libro è dedicato a mia madre"

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La diversità consiste nel riconoscere caratteristiche diverse in ognuno di noi: cultura, origini, etnia, religione, credo politico

Il generale Roberto Vannacci, in un’intervista al Corriere della Sera, respinge l’accusa di istigazione all’odio razziale, definendola totalmente infondata.

Generale Vannacci: “Quale patriarcato, il libro è dedicato a mia madre”

Il suo libro, afferma, celebra la diversità, distinta dalla discriminazione, poiché si concentra sul riconoscimento di caratteristiche diverse come cultura, origini, etnia, religione e credo politico, senza supportare posizioni ideologiche discriminatorie.

Riguardo alla querela a Pier Luigi Bersani, Vannacci conferma che non ritirerà la denuncia, esprimendo delusione per l’assenza di ripensamenti o scuse dall’onorevole Bersani, come riportano i media, sottolinea che avrebbe preferito una soluzione pacifica attraverso una telefonata o una stretta di mano.

Sulla questione delle rappresentazioni omosessuali nelle serie TV, Vannacci critica l’eccessiva esposizione su Netflix, affermando di non essere d’accordo sulla natura innata dell’omosessualità.

Generale Vannacci: “Quale patriarcato, il libro è dedicato a mia madre”

Utilizza statistiche britanniche per sostenere la sua opinione e si interroga sulla corretta rappresentazione percentuale in televisione.

Sulla sua possibile candidatura con la Lega, Vannacci non ha ancora deciso, conferma il voto per Trump tra Trump e Biden, e difende la sua opinione su Benito Mussolini, evitando possibili strumentalizzazioni. Infine, respinge l’idea del patriarcato in Italia, attribuendo la mancanza di decisioni patriarcali alla sua provenienza da una famiglia matriarcale, dedicando il libro alla madre.