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Ghana, identificati due casi di virus Marburg

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In Ghana, identificati due pazienti con il virus Marburg, non imparentati ed entrambi deceduti.

L’ufficio per l’Africa dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha identificato in Ghana due casi sospetti di virus Marburg, una febbre emorragica particolarmente infettiva della famiglia di Ebola. I pazienti sono entrambi deceduti e non erano imparentati.

Mentre continuano gli accertamenti, l’Oms e le autorità locali si stanno attrezzando per gestire un’eventuale epidemia.

“I campioni sono stati inviati per la conferma all’Istituto Pasteur di Dakar

L’analisi preliminare dei campioni prelevati dai due pazienti, effettuata presso il Noguchi Memorial Institute for Medical Research di Accra, ha segnalato la positività a Marburg. 

“Si è sospettato della malattia dopo l’identificazione di due persone che corrispondevano alla definizione di febbre emorragica acuta, in due luoghi distinti della regione di Ashanti. I risultati preliminari suggeriscono che l’infezione sia dovuta al virus di Marburg. I campioni sono stati inviati per la conferma all’Istituto Pasteur di Dakar, in Senegal, con l’aiuto dell’Oms”, ha affermato il direttore generale del servizio sanitario ghanese, Patrick Kuma-Aboagye.

Kuma-Aboagye ha spiegato che 34 contatti dei pazienti “sono stati identificati e messi in quarantena. Sono sotto la supervisione della Direzione regionale di sanità di Ashanti”. Ha poi raccomandato ai pazienti di recarsi subito da un medico se si accusano i sintomi della malattia.

“Stiamo lavorando per controllare la diffusione del virus”

“Le autorità sanitarie sono sul campo per indagare sulla situazione e prepararsi per una possibile risposta all’epidemia. Stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità del Paese per aumentare il rilevamento, il tracciamento dei contatti ed essere pronti a controllare la diffusione del virus“, ha dichiarato il rappresentante dell’Oms in Ghana, Francis Kasolo.

Cos’è il virus Marburg, identificato in Ghana

Marburg viene passato agli esseri umani dai pipistrelli della frutta e si diffonde poi tramite il contatto diretto con i fluidi corporei, le superfici e i materiali infetti. Diversi pazienti hanno gravi segni emorragici entro sette giorni. I sintomi di Marburg comprendono mal di testa, rigurgito di sangue e dolori muscolari. 

In passato, la mortalità di Marburg si è attestata tra il 24% e l’88% a seconda del ceppo del virus e della gestione dell’epidemia. Per trattare il virus, esistono cure di supporto, come la reidratazione con fluidi orali o endovenosi. “Sono in corso di valutazione una serie di possibili trattamenti, tra cui emoderivati, terapie immunitarie e terapie farmacologiche”, ha spiegato l’Oms.

Il virus è stato chiamato Marburg dal luogo della Germania Ovest in cui venne per la prima volta identificato nel 1967.

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