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Gian Luca Rana e il progetto di fundraising “67 Colonne”: la nuova vita dell’Arena di Verona

gianluca rana evento 67 colonne

Gian Luca Rana si impegna da sempre a favore della cultura e del territorio veneto, fin da quando giovanissimo è entrato nell’azienda di famiglia per poi assumerne la guida nel 1989.

È il 2021 quando, in pieno lockdown, prende forma il progetto di fundraising “67 Colonne” per sostenere la Fondazione Arena di Verona. Il Founder è Gian Luca Rana, Amministratore Delegato di Pastificio Rana, insieme a Sandro Veronesi, Presidente del Gruppo Calzedonia.

L’iniziativa vede l’adesione di “67 Colonne”, esattamente come quelle che sono crollate all’interno dell’Arena durante il terremoto del 1117. Si tratta di 67 imprenditori lungimiranti, guidati da coloro che per primi hanno risposto all’appello lanciato dall’ente per sostenere uno dei monumenti più importanti del patrimonio monumentale italiano.

Un modello di lirica sostenibile

Gian Luca Rana si impegna da sempre a favore della cultura e del territorio veneto, fin da quando giovanissimo è entrato nell’azienda di famiglia per poi assumerne la guida nel 1989.

Con la sua nomina ad Amministratore Delegato il Pastificio Rana ha raggiunto traguardi senza precedenti. Un’espansione che ha portato l’azienda oltre i confini nazionali, a fronte di una cultura imprenditoriale basata su un sapere artigianale e con uno sguardo costantemente rivolto all’innovazione.

Tratti che l’imprenditore ha portato all’interno del progetto “67 Colonne”, giunto nel 2023 al suo terzo anno consecutivo. Un impegno che ha registrato la raccolta di 1,9 milioni di euro soltanto nell’ultimo anno.

Gian Luca Rana è diventato così promotore di un “modello di lirica sostenibile”, come l’ha definito la Sovrintendente di Fondazione Arena di Verona Cecilia Gasdia. Un approccio che ben si percepisce da una sua recente dichiarazione:

“Sono particolarmente felice di sostenere e promuovere la Fondazione Arena, per il terzo anno consecutivo, grazie all’innovativo progetto di crowdfunding “67 Colonne”. Continua così il nostro percorso di supporto del territorio attraverso la valorizzazione di uno dei suoi più iconici luoghi, l’Arena: essa ammalia, stupisce e, da secoli, ispira generazioni dopo generazioni. Credo fortemente nella collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, perché sono convinto che l’impresa ricopra un ruolo chiave e vitale per conservare e mettere in luce il patrimonio artistico e culturale italiano. Come imprenditore, sono molto orgoglioso di contribuire attivamente a progetti di questa natura, perché vivo una forte responsabilità nei confronti di questo territorio, le cui tradizioni ci danno l’ispirazione e la forza per affrontare le grandi sfide internazionali”.

I traguardi del progetto “67 Colonne” di Gian Luca Rana

Il primo traguardo raggiunto da Gian Luca Rana e Sandro Veronesi è stato l’essere riusciti a coinvolgere altri 65 imprenditori all’interno di un progetto che vede al centro l’Arena di Verona, il cui impatto diretto e indiretto sul territorio locale ha un valore di oltre 400 milioni di euro.

È da questo presupposto che parte l’iniziativa del CEO di Pastificio Rana, consapevole del valore culturale dell’opera lirica e delle sue potenzialità. Un punto di vista che trova nuova forma nell’ultima edizione del Festival Lirico, del quale nel 2023 si celebra il Centenario. Queste le parole di Gian Luca Rana a proposito:

“L’Arena ha sempre avuto grande attrattiva e una dimensione di livello mondiale, ma l’edizione di quest’anno è fondamentale nella sua amplificazione. Un crocevia, un punto di svolta che si lascia alle spalle anni di difficoltà, come quelle attraversate con il Covid, che ha imposto condizioni davvero disastrose. Quest’anno si preannuncia un grande parterre, che non solo conferma, ma rende esponenziale questo luogo come punto di destinazione. Grazie anche a una attività di marketing che è uscita dai confini nazionali, toccando continenti diversi”.

La manifestazione si è aperta con l’Aida durante le giornate del 16 e 17 giugno. La nuova produzione ha visto la firma alla regia del direttore di fama internazionale Stefano Poda ed è stata seguita dalla Carmen, con l’iconico allestimento di Franco Zeffirelli.

Una direzione artistica che vede lavorare dietro le quinte 1400 persone, strutturate in team non diversamente da quanto accade all’interno di una grande azienda, con tutta la sapienza artigianale che caratterizza i professionisti italiani. Elementi che da sempre contraddistinguono anche la visione imprenditoriale di Gian Luca Rana.

Non stupisce, quindi, il fatto che le date di apertura abbiano registrato velocemente il sold out, né che il ticketing abbia toccato gli oltre 15 milioni di euro, incassati attraverso la vendita dei biglietti, raggiungendo così una crescita dei ricavi per oltre 500 mila euro, grazie anche al rafforzamento dell’area corporate.

Uno sguardo verso i giovani e il futuro

La sfida di Gian Luca Rana verso il futuro parte dalla consapevolezza del valore di un monumento quale l’Arena di Verona:

“La nostra sfida, quando abbiamo iniziato, era di aprire un nuovo capitolo che riuscisse a far andare l’opera lirica, l’Arena di Verona, oltre al nostro patrimonio storicamente naturale. Se si riesce a mettere all’interno di un valore un moltiplicatore come la capacità di fare impresa nasce qualcosa di importante. Essere cittadini del mondo con l’Arena nelle mani è un vantaggio competitivo straordinario”.

Un valore che, secondo Gian Luca Rana, “non è calcolabile” e che presenta perciò un potenziale difficile da quantificare e capace di offrire prospettive pressoché illimitate.

Per i prossimi anni, per il founder del progetto “67 Colonne”, non mancano i nuovi confini da esplorare. A cominciare dal coinvolgimento dei giovani, a cui bisognerebbe dedicare produzioni ad hoc.

Questo grazie a una vision fondata su un sapere culturale dalle solide basi e che vede prospettive quanto mai attuali, frutto di una cultura inclusiva e rivolta con modernità al futuro.