Una forte scossa di terremoto ha colpito l’isola di Hokkaido, nel nord del Giappone. Il sisma di magnitudo 6.7 ha causato l’interruzione della distribuzione di energia elettrica: attualmente sono al buio almeno 3 milioni di case. Il bilancio attuale è di almeno 8 morti, 126 feriti e 40 dispersi, ma le autorità ritengono che il numero potrebbe essere destinato a salire. I danni maggiori sono stati registrati nella cittadina di Atsuma, vicina all’epicentro, che è stata interessata da frane e smottamenti.
Terremoto, il piano di emergenza
Chiuso l’aeroporto di Sapporo per l’intera giornata di giovedì 6 settembre. Anche la rete ferroviaria, in particolare i treni ad alta velocità della linea Shinkansen, subiranno rallentamenti. Il terremoto ha danneggiato non solo edifici privati ma anche i 40 ospedali della zona, le linee telefoniche e le emittenti televisive.
Il governo, guidato dal primo ministro Shinzo Abe, ha istituito un’unità di crisi e ha inviato nell’isola un’unità delle forze di Autodifesa costituita da 25mila uomini. La priorità attuale, ha dichiarato il premier, è salvare vite umane.
Il tifone Jebi
Le vittime del sisma si vanno a sommare a quelle causate dal tifone Jebi che sta devastando le coste del Giappone. È considerato il più potente degli ultimi 25 anni. Il maltempo ha causato la morte di 11 persone e almeno 300 feriti. Il blackout ha colpito quasi 2.3 milioni di case. Le autorità hanno chiuso l’aeroporto del Kansai, costruito su un’isola artificiale. Il ponte che lo collega alla terraferma è stato danneggiato da una nave commerciale che lo ha colpito a causa delle forti onde e raffiche di vento. Cancellati quasi 800 voli e rallentata la circolazione ferroviaria e automobilistica.