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Gino Strada "Gli hotspot di Salvini? L'ennesima coglionata"

Intervista a Gino Strada

Gino Strada sui migranti e politica "Salvini ha preso la leadership del M5s. Sta prendendo piede il razzi-fascismo"

Da Aquarius alla Lifeline, un tragitto che segna le vite dei migranti attraverso le rotte nei mari. Un viaggio temporale dove le controversie tra la politica europea e quella italiana hanno sospeso i destini di migliaia di persone, ponendoli sopra il sottile filo della policy d’accoglienza. La nuova linea salviniana è la vera protagonista del momento da #chiudiamoiporti alla voce grossa (“fare la voce grossa paga” ndr) a suon di hashtag con #èfinitalapacchia o ancora #aiutiamoliacasaloro . Gino Strada, fondatore di Emergency, aveva risposto a Matteo Salvini invitandolo personalmente a carpire la realtà che si respira nei campi delle ong: provocazione giunta dopo la proposta del censimento in base all’appartenenza etnica dei cittadini.

Gino Strada risponde alla politica di Salvini

Il medico e attivista ha confessato ai nostri microfoni la sua visione sulle vicende del momento “In Europa ma anche a livello internazionale, sta prendendo piede una nuova forma di fascismo. Io lo chiamo razzi-fascismo perchè nasce da una forte componente razzista, che è una caratteristica peculiare del fascismo. Questa cosa è molto preoccupante, perchè diffonde un clima di violenza, di odio e di sopraffazione. Ci si scaglia contro i più deboli, contro i più poveri. Oggi sono i migranti e i rom, domani saranno i sinti o gli zingari. Mi preoccupa che succeda nel nostro paese, non si può far passare questa cosa in silenzio”.

Gli hotspot saranno campi di concentramento

Dalle considerazioni generali al dettaglio della visita del ministro dell’Interno in Libia per discutere della proposta legata agli hotspot predisposti a sud di Tripoli al fine arrestare il flusso di clandestini. Questa manovra può ricondurre alla memoria il ricordo delle pratiche legate ai campi di concentramento? “E’ l’ennesima coglionata. Non vedo perchè i cittadini del Sudan, della Nigeria o del Senegal dovrebbero affrontare questo viaggio spaventoso, per arrivare in Libia attraversando il deserto, per poi ritrovarsi in un hotspot. E’ impensabile. Quello che succederà? Le autorità locali, le bande locali e i trafficanti, cattureranno queste persone, come facevano gli schiavisti, e li chiuderanno lì dentro. E’ un atto di violenza, l’ennesima propaganda senza senso. Tra l’altro è infattibile, la storia ci dice che è impossibile fermare i flussi migratori”.

Salvini? Il nuovo leader dei M5S?

L’esperienza di Emergency in fatto di accoglienza è sicuramente un tesoro da cui attingere per comprendere a pieno le dinamiche che si celano dietro le operazioni di salvataggio e di accoglienza, ma è indispensabile conoscere anche le riflessioni in materia politica di chi come Gino Strada si occupa costantemente delle policy sociali. Possiamo considerare le molteplici prese di posizione di Matteo Salvini come un notifica sulla nuova leadership del M5s? “Sicuramente, sta prendendo la leadership. Vedremo le conseguenze, per me questa è la fine del Movimento 5 Stelle. Avessero detto prima delle elezioni dell’alleanza con la Lega avrebbero preso un terzo dei voti che hanno raccolto. L’aspetto più rilevante è che la risposta della società civile si fa ancora attendere”.

Trump e la politica di confine col Messico

Nella mente di Strada, “Uomini e no”, la copertina dell’Espresso: simbolo di ciò che sta avvenendo nel nostro paese. La copertina del Time però apre lo spioncino statunitense, che ci permette di spiare in casa Trump: in particolare sulle barbarie che si stanno consumando sul confine tra Texas e Messico “Un crimine contro l’umanità non autorizzato. La politica USA non ha bisogno del permesso di nessuno. Se voglio bombardare, bombardano. E’ una politica vergognosa, spero in una reazione civile anche lì. E’ un periodo difficile… c’è questa ventata di fascismo, di prepotenza, di disprezzo per gli altri”.

“Gian Marco Saolini è un cretino”

Lo specchio dei social ci racconta di un grande consenso per la politica salviniana. L’altra faccia della medaglia però ci indica come si diventato facile aizzare le masse digitali con la creazione di bufale demagogiche. E’ il caso di Gian Marco Saolini, da falso e provocatorio marinaio dell’Aquarius ad agente polemico e licenziatario dalla scorta di Saviano. La domanda è perchè qualcuno sente il bisogno di promulgare fake news populiste? “I cretini ci sono sempre stati. Non è neanche giusto emarginare i cretini, anche loro hanno la cittadinanza. Questo signore qui che si spaccia per qualcos’altro è un grande cretino, uno che non ha nessun senso della responsabilità sociale e nessun senso del danno che si può arrecare creando queste fake news. Non capisco perchè poi si considerino le bufale sulle notizie e non quelle sui sondaggi. Mi rifiuto di pensare che soltanto il 20-30% sia contrario a queste politiche. Non si sono ancora espressi, ma credo che tra qualche mese le cose cambieranno. L’antidoto a questa tendenza? Torniamo a essere ragionevoli. Siamo umani non iene scatenato, non dobbiamo creare dei mostri o dei nemici qua e la. Secondo me è possibile tutto questo”.