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Giornaliste senza velo di nuovo sotto accusa in Iran

Donne velo

Giornaliste senza velo tornano sotto accusa poco dopo essere tornate in libertà

La serenità è durata poco per le due giornaliste iraniane Niloufar Hamedi ed Elaheh Mohammadi. Dopo essere state rilasciate su cauzione sono state entrambe accusate per essere uscite dal carcere con il capo scoperto.

Giornaliste senza velo: la loro storia

Entrambe le giornaliste sono state rilasciate il 14 gennaio su cauzione e si sono occupate del caso di Mahsa Amini, la giovane donna curda che ha perso la vita proprio perché ritenuta colpevole di non aver indossato il velo in modo corretto. Le due donne sono finite in carcere perché colpevoli di avere collegamenti con uno stato ostile, ovvero gli Stati Uniti, raccolta e collusione contro la sicurezza nazionale e propaganda contro il sistema.

Niloufar Hamedi avrebbe dovuto scontare tredici anni mentre la sua collega Elaheh Mohammadi dodici, ma tramite la legge entrambe le pene sono state diminuite a sette anni per la prima e sei per la seconda. Già prima di questa nuova accusa il tribunale dell’Iran aveva condannato Mohammadi ad altri quindici mesi per aver fatto propaganda contro la Repubblica Islamica, il tutto mentre era ancora in carcere.

Giornaliste senza velo scoperte dai social

A quanto pare sono state delle foto e dei video condivisi sui social a mostrare entrambe le giornaliste senza velo mentre salutavano amici e parenti poco dopo la scarcerazione. Le due erano state liberate tramite una cauzione di 100 miliardi di rial che equivalgono a oltre 200mila euro.

Hamedi ha 36 anni ed è fotoreporter del quotidiano riformista Shargh, mentre Mohammadi, 31 anni, è una reporter del quotidiano riformista Ham-Mihan.