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Giornata della memoria, manifestazioni pro Palestina in diverse città italiane: a Milano blindata piazzale Loreto

Giornata della memoria manifestazioni pro Palestina

In occasione della giornata della memoria si è respirato un grande clima di tensione in diverse città. A Milano presenti circa 1200 persone in Piazzale Loreto.

La Giornata della Memoria del 2024 è stata segnata dal pesante clima di tensione segnato dal conflitto scoppiato tra Israele e Palestina. In tutta Italia sono state organizzate manifestazioni a sostegno della Palestina. Da Milano a Roma, passando per Cagliari, Napoli, risalendo verso Torino sono state migliaia le persone che si sono espresse contro Israele. Nella capitale lombarda, in particolare, circa 1200 persone sono state respinte dalle Forze dell’ordine dopo aver aver tentato di sfondare il cordone di sicurezza.

Giornata della Memoria, manifestazioni pro-Palestina a Milano. La nota del gruppo Cambiare rotta

Parlando ancora di Milano, oltre alle tensioni in piazzale Loreto, sono state poste sul marciapiede di Piazzale Baiamonti a Milano delle pietre d’inciampo sulle quali sono stati scritti i nomi dei bambini palestinesi che hanno perso la vita lungo la striscia di Gaza. Il gruppo studentesco “Cambiare rotta Milano” ha scritto sui social un lungo comunicato nel quale ha spiegato la propria posizione:

“L’INDIFFERENZA UCCIDE, IL SIONISMO PURE! STOP AL GENOCIDIO IN PALESTINA! FUORI L’ITALIA DALLA NATO, NO ALLA MISSIONE NEL MAR ROSSO. Contestazione con momenti di tensione davanti alla Statale in occasione de “La Statale per la memoria – Imparare dalla storia” nella Giornata della Memoria. Contestata questa mattina davanti alla Statale l’iniziativa “La Statale per la memoria – Imparare dalla storia” tenutasi in occasione della Giornata della Memoria, che ha visto tra i partecipanti al seminario diverse figure di spicco a livello politico e istituzionale, tra cui la senatrice a vita Liliana Segre. In continuità con la contestazione del convegno sulla Memoria che si era tenuto ieri in Bicocca, anche oggi abbiamo ribadito che riteniamo inaccettabile la strumentalizzazione di questa giornata ad opera della Statale che, mentre parla di memoria, continua a sostenere attivamente il genocidio del popolo palestinese perpetrato da Israele – pensiamo alle partnership con le università israeliane – e a ricoprire la funzione di megafono ideologico legittimando e normalizzando la sempre più generalizzata tendenza alla guerra, come dimostra il coinvolgimento di tre docenti della Statale nella stesura del “manuale militare” che servirà a formare e addestrare il personale coinvolto nelle operazioni militari”.

La situazione nelle altre città italiane

Si è respirato un clima di forte tensione anche a Roma dove sarebbero stati oltre 500 i manifestanti che si sarebbero ritrovati in Piazza Vittorio Emanuele. Tra le realtà che hanno portato il loro sostegno c’è il sindacato Usb, Rete dei comunisti o ancora il gruppo studentesco Cambiare Rotta. A Napoli è stato invece organizzato un sit-in che si è tenuto a Piazza San Domenico Maggiore: “Sulla pagina Facebook del centro sociale è scritto: “Il mondo non potrà mai dimenticare l’orrore dell’Olocausto, il genocidio perpetrato dal regime nazista che portò alla morte sei milioni di ebrei ed altre 10 milioni di persone, tra cui le popolazioni slave dell’est Europa, rom, minoranze etniche, gruppi religiosi, dissidenti e prigionieri politici, omosessuali, persone con disabilità. Oggi come allora sentiamo viva e fortissima la necessità di onorare la memoria delle vittime del nazismo, la nostra coscienza di antifascisti, infatti, ci impone di contrastare quotidianamente qualsiasi reminiscenza antisemita, razzista e di estrema destra”, è ciò che si legge sulla pagina Facebook del centro sociale “Mezzocannone Occupato”.