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Tramontano, la lettera immaginaria del piccolo Thiago per la mamma: "Adesso staremo sempre insieme"

Giulia Tramontano lettera Thiago

"Nessuno potrà più farci male ora", queste le toccanti parole contenute in una lettera immaginaria del piccolo Thiago.

Nonostante siano passati ormai diversi giorni dall’avvenuto ritrovamento della giovane Giulia Tramontano, la 29enne uccisa mentre era al settimo mese di gravidanza, la ferita appare più aperta che mai. La sorella di Giulia, Chiara, ha scritto una lettera aperta quanto mai struggente immaginando che sia lo stesso nipotino mai nato a rivolgersi alla mamma: “Nessuno mai potrà farci del male”, si legge nella lettera aperta.

Giulia Tramontano, la lettera immaginaria scritta dal piccolo Thiago

La triste lettera, scritta in modo immaginario dal figlio mai nato di Giulia, inizia con delle parole che risultano essere un colpo al cuore: “Mamma Giulia, stai meglio adesso mammina? È passata la paura, è finito il dolore? Stringiamoci mammina Giulia, staremo sempre insieme adesso, nessuno mai potrà farci del male, nessuno”.

Viene poi descritto l’esatto momento in cui il triste presagio si è rivelato essere reale: “Quanto dolore mammina, quanto terrore. Io l’avevo già capito sai che stavi male, ch’era successo qualcosa. L’avevo capito quando hai parlato con quella signora. D’un tratto il tuo cuore si è fermato, il tuo sangue anche e io faticavo a respirare”.

“Lui ci ha ammazzato entrambi”

La lettera si è infine conclusa con l’immagine di una mamma e del suo bambino che staranno sempre insieme nell’aldilà. Il piccolo Thiago non potrà purtroppo mai più nascere, ma il dolore avvertito con la sua scomparsa è quanto mai vero e reale:

“Dicono che era mio padre, lui, il mostro. Quello che ti ha ammazzata e che ha ammazzato anche me. Dicono che aveva organizzato tutto, ogni dettaglio. E dicono che lo accuseranno di interruzione non consentita di gravidanza. Ma che è questa cosa, mammina?

Lui mi ha ammazzato, ci ha ammazzato entrambi! Io non ero una gravidanza mammina, ero una persona. Avevo braccia e gambe e testa e cuore. E avevo anche imparato ad amarlo.

Lui, il mostro, quello che tu, a volte, chiamavi papà quando mi parlavi di lui. Ma quale papà, mammina? Quello un mostro è, senza cuore. Ci ha ammazzati mammina Giulia, senza pietà.

E adesso staremo sempre insieme. Però mi dispiace, mamma Giulia. Non vedrò mai il mare che tanto ti piaceva, non mangerò quintali di cioccolata, non canterò le canzoni che piacevano a te.

Non nascerò mai mammina Giulia. Ma in fondo, forse, è meglio così. Se fossi nato senza una mamma e con un mostro per papà che vita sarebbe stata la mia? Almeno adesso sto qui, in questo spazio infinito, con te mammina mia.

Stretti stretti, cuore a cuore. Per sempre mammina mia. Che mi avevi dato la vita e che lui ce l’ha tolta. Ti amo mamma Giulia. E ti amerò per l’eternità. Il tuo bambino”.