> > Governo Conte, fiducia alla camera: "Poche leggi fatte bene"

Governo Conte, fiducia alla camera: "Poche leggi fatte bene"

Conte contro Renzi

Il ministro Fraccaro invita a "non correre nell'approvazione delle leggi". Conte: "Al G7 ci conosceranno e rispetteranno".

Dopo avere ottenuto il sì del Senato in seguito a 171 voti favorevoli il neo Presidente del consiglio Giuseppe Conte nella mattinata di mercoledì 6 giugno si è sottoposto al dibattito tenuto nell’aula di Montecitorio per la fiducia al suo governo. L’aula della Camera presentava inizialmente molti spazi vuoti, e lo stesso ministro dell’Interno Matteo Salvini è arrivato soltanto verso le 13. Durante la discussione il deputato e segretario reggente del Pd Maurizio Martina ha compiuto un duro intervento annunciando battaglia al governo giallo-verde e aggiungendo che il Partito Democratico fungerà da “alternativa popolare e sociale“. Riccardo Fraccaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha invitato a non procedere in fretta poiché “gli italiani capiranno se ci metteremo qualche mese in più”. Infine, la chiosa del premier Conte in uscita da Montecitorio: “Al G7 la prima posizione dell’Italia sarà farsi conoscere e la seconda sarà farsi rispettare“.

Governo Conte, la fiducia alla Camera

In seguito all’approvazione del Senato, ottenuto con 171 voti favorevoli, tocca alla Camera nella giornata di mercoledì 6 giugno tenere il dibattito sulla fiducia da accordare al nuovo governo.

Nella mattinata di mercoledì nell’aula della Camera, a Montecitorio, c’erano molti spazi vuoti: i banchi del governo registravano inizialmente la presenza del neo premier Conte, Luigi Di Maio, in qualità di vicepremier, oltre ai ministri Riccardo Fraccaro, Giulia Grillo e Alfonso Bonafede. Il ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini si è presentato intorno alle ore 13.

Durante il dibattito c’è stato un deciso intervento del segretario reggente del Pd Maurizio Martina, che ha espresso i suoi dubbi sul governo a guida giallo-verde: “Quello di questo governo non è un progetto per il futuro del Paese: serve solo a voi per stare insieme. Nel contratto non c’è nulla di utile per costruire una traiettoria di futuro del paese. Il vostro contratto è iniquo per le scelte che propone”. Martina ha poi annunciato: “Se deciderete di presentare un condono mascherato noi vi daremo battaglia. Se deciderete di discriminare per nascita i bambini negli asili, noi vi daremo battaglia. Se deciderete di fare una controriforma fiscale dove chi ha di più paga di meno, noi vi daremo battaglia. Noi saremo l’alternativa, l’alternativa popolare, l’alternativa sociale”.

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro ha invece spiegato che l’obiettivo del nuovo governo sarà quello di “fare poche leggi e fatte bene, non dobbiamo correre nell’approvazione delle leggi e credo che gli italiani capiranno se ci metteremo qualche mese in più”. Riguardo all’opposizione Fraccaro si è detto speranzoso di poter “lavorare in maniera costruttiva“.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli ha annunciato che grazie a “un bilancio enorme” si potranno fare “delle cose che hanno un impatto sociale molto più grande di quello economico”.

All’uscita dall’aula di Montecitorio, infine, Giuseppe Conte ha affermato brevemente: “Al G7 la prima posizione dell’Italia sarà farsi conoscere e la seconda sarà farsi rispettare“.