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Green pass al lavoro, i sindacati a Draghi: "Non sia un'arma per licenziare"

Green pass sindacati Draghi

I sindacati si sono detti d'accordo con il ricorso al green pass al lavoro ma hanno chiesto a Draghi che non diventi uno strumento per licenziare.

Durante l’incontro tra i sindacati e il Premier Draghi le sigle si sono mostrate favorevoli all’utilizzo del green pass sui luoghi di lavoro ma hanno chiesto che non diventi uno strumento a cui ricorrere per licenziare e discriminare lavoratori e lavoratrici.

Green pass: i sindacati a Draghi

Dopo il colloquio con il Presidente del Consiglio il leader della CGIL Landini ha affermato che il governo “si è riservato di fare valutazioni e terrà conto delle nostre osservazioni“. Il segretario della UIL Pierpaolo Bombardieri ha aggiunto che sul vaccino c’è un accordo sulla sicurezza sanitaria sottoscritto dalle parti sociali e inserito in un decreto e qualsiasi tentativo di modificarlo necessita di una legge. “Sul diritto alla salute e al lavoro bisogna intervenire con grande delicatezza, l’unico paese dove è prevista obbligatorietà dei vaccini è Arabia Saudita“, ha aggiunto.

Green pass, i sindacati a Draghi: “Disponibili al confronto”

Luigi Sbarra della CISL ha invece ribadito che i sindacati sono pronti e disponibili ad aprire un confronto con le associazioni datoriali per migliorare i contenuti dell’accordo. Ha poi dichiarato che, se il governo sulla base di dati scientifici e sanitari ritiene ci sia una fondata preoccupazione sulla ripartenza del Covid, nella sua autonomia può adottare una norma legislativa che valga non solo per i lavoratori ma per l’insieme delle persone e dei cittadini.

Ha infine affermato che il Covid si contrasta con una grande campagna di vaccinazione: Siamo impegnati a sostenere la necessità di vaccinarsi nel rapporto con i lavoratori“.