> > Guerra Russia-Ucraina, Zelenksy: "Stiamo pagando un prezzo altissimo per la l...

Guerra Russia-Ucraina, Zelenksy: "Stiamo pagando un prezzo altissimo per la libertà"

Il presidente ucraino Zelensky

Il presidente ucraino Zelensky è intervenuto al Parlamento Europeo chiedendo agli stati membri di non abbandonare il suo popolo.

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha commentato al Parlamento Europeo ciò che sta succedendo nel suo paese, con diverse città costantemente bombardate, affermando che il suo popolo sta pagando un prezzo altissimo per la libertà e chiedendo aiuto agli stati membri.

Zelensky sulla guerra Russia-Ucraina

Dopo aver definito tragica la mattinata di martedì 1 marzo 2022, in cui due razzi hanno colpito Khariv, si è così espresso: “Per qualcuno ogni giorno può essere l’ultimo giorno. I cittadini ucraini difendono la libertà a caro prezzo. Non sto leggendo alcun discorso, perché non siamo più in una realtà di discorsi scritti: la realtà nel mio Paese ci porta nella realtà in cui persone vengono uccise. Noi diamo la vita per la libertà. Stiamo rinunciando alle persone più forti e coraggiose. Gli ucraini sono incredibili“, ha affermato ricordando che ieri sono stati uccisi anche 16 bambini.

Ha poi evidenziato di apprezzare l’unità europea e chiesto agli stati UE di dimostrare di essere dalla sua parte: “Molto spesso amiamo dire che vinceremo contro tutti e sono molto lieto che di quello che voi dite. Sono convinto che supereremo tutto. È chiara la scelta europea dell’Ucraina. Questa è la nostra direzione. Vorrei sentire da parte vostra che la scelta dell’Ucraina verso l’Europa viene incoraggiata“.

La replica della presidente Metsola

La presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola ha così risposto al leader ucraino: “Signor Presidente Zelensky, siamo al suo fianco nella sua lotta per la sopravvivenza in questo momento buio della nostra storia. Il Parlamento europeo ha una lunga e orgogliosa storia di essere una spina nel fianco degli autocrati e in questo spirito cercherò di vietare a qualsiasi rappresentante del Cremlino di entrare nei locali del Parlamento europeo. Aggressori e guerrafondai non hanno posto nella Casa della democrazia.”