Celeste Mellendez Conte aveva solo due anni. Sabato scorso, il suo piccolo cuore ha smesso di battere. Mirano si è fermata per un attimo, commossa da una bimba che ha lottato fino all’ultimo. La sua battaglia? Contro una malattia rara, l’ipertensione polmonare. Diagnosi arrivata sei mesi fa, troppo tardi per poter fare davvero qualcosa.
Eppure, chi l’ha conosciuta dice che non ha mai perso quel sorriso, nemmeno nei giorni più bui. A Mirano una bambina muore dopo mesi di lotta contro una malattia rara: il coraggio di Celeste commuove tutta la comunità.
La lunga lotta di una bambina contro una malattia che non dà tregua
Tutto è cominciato in autunno. Celeste aveva spesso la bronchiolite, si pensava a qualcosa di passeggero. Ma i sintomi non andavano via. A dicembre la situazione peggiora, e arriva il ricovero, prima a Mirano, poi in ospedale a Padova. Qui arriva la diagnosi che nessuno avrebbe voluto sentire: ipertensione polmonare. Una malattia che colpisce il cuore e i polmoni, difficile da affrontare a quell’età. Una lunga battaglia contro una malattia che non lascia scampo: la bambina muore dopo mesi difficili, tra ricoveri, coma e un filo di speranza mai spento.
Da gennaio a marzo è stato un inferno. Celeste è stata ricoverata a lungo, con un periodo di coma durato quasi un mese. Quando torna a casa, c’è un filo di speranza, ma è fragile. Nonostante una cura sperimentale, la sua condizione resta critica. La bimba non riesce a riprendersi. E la famiglia, giorno dopo giorno, cerca di tenere viva quella speranza.
La storia di una bambina e il dolore di una famiglia travolta dalla malattia
Poi, il 17 luglio. L’ennesima crisi respiratoria, la più grave. I soccorsi arrivano in fretta, la rianimazione dura minuti che sembrano ore. Il cuore di Celeste torna a battere, ma lei non si sveglia più. Viene portata in elicottero all’ospedale di Vicenza, dove arriva la terribile conferma: morte cerebrale.
«Voglio raccontare la sua storia – dice la mamma Giada – per far capire cosa significa davvero affrontare una malattia così». Accanto a lei, il papà Mark, nonni, zii, tutti uniti in un dolore che non si riesce a mettere in parole. La loro “piccola farfalla” ora vola libera. «Ora danza tra le stelle» dicono, cercando conforto in quel pensiero.
Celeste è andata via troppo presto. Ma con quel sorriso ha insegnato a tutti cosa vuol dire non arrendersi, anche quando sembra impossibile. Una piccola luce che non si spegnerà mai.