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Il messaggio di Draghi a Meloni e l’eredità del Pnrr: "Nessun ritardo sul piano"

Il premier uscente Mario Draghi

I 29 traguardi che attendono la premier in pectore ed il messaggio di Mario Draghi a Giorgia Meloni sull’eredità del Pnrr: "Nessun ritardo sul piano"

Il messaggio di Mario Draghi a Giorgia Meloni sull’eredità del Pnrr è stato chiaro: “Nessun ritardo sul piano”. Durante l’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia la premier in pectore aveva “messo le mani avanti” presagendo dei ritardi ed il suo predecessore l’ha voluta rassicurare ed al tempo stesso ha fatto capire che se ritardi di saranno questi saranno futuri e non intestabili al suo esecutivo

Il messaggio di Draghi a Meloni sul Pnrr

Ha detto Draghi a margine dell’avvio del Cdm di oggi, 5 ottobre: “Sono stati consegnati 21 dei 55 obiettivi previsti per la fine dell’anno per l’erogazione da parte dell’Ue della nuova tranche di finanziamenti”. Si tratta dunque di una vera “eredità”, come la definisce Open. Una sorta di “dote operativa” che Draghi lascerà al prossimo esecutivo. La stessa è stata annunciata a Palazzo Chigi durante la cabina di regia. I conti sono semplici: mancano 29 traguardi da raggiungere entro la fine del mese e a raggiungerli ci dovrà pensare il nuovo governo, quello a guida Meloni. 

I 29 obiettivi che toccano alla Meloni

Evidente dunque che per attuarli bisognerà raggiungere l’autonomia energetica dalla Russia attraverso il piano RepowerEu “con l’inserimento di un nuovo capitolo nei Pnrr nazionali”. Dal canto suo le leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sembra “aver già messo le mani avanti” sul tema dei ritardi e nel corso di un intervento alla riunione dell’esecutivo nazionale di Fratelli d’Italia ha parlato di situazione “complessa”. Perché? “I ritardi del Pnrr sono evidenti e difficili da recuperare”. E la replica di Draghi non si è fatta attendere: nessun ritardo, “se ce ne fossero la Commissione non verserebbe i soldi“.