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Il prezzo del burro è aumentato del 101%: il motivo

Il prezzo del burro sale alle stelle

Dal mese di gennaio di quest'anno il prezzo del burro è aumentato del 101% e il settore all'ingrosso risente in maniera spaventosa di alcuni rincari

Il prezzo del burro in Italia è aumentato del 101% e sulla spaventosa impennata pesano i costi di una serie di voci legate anche alla guerra in Ucraina. Ormai è un dato di fatto che il carrello della spesa sia uno dei punti di approdo delle conseguenze economiche della guerra in Ucraina. La parola che tutti temono è “rincari” e il caso del burro in quella voce spicca per eclatanza. Il dato è legato non tanto al singolo panetto familiare, quando al prodotto base lavorato e distribuito dall’industria. Tutto questo a considerare poi che i disciplinari Dop regolano le quantità e rendono quindi la produzione più rigida. 

Il prezzo del burro è aumentato del 101%

Giuseppe de Paoli è il presidente dell’azienda monoprodotto “Burro De Paoli”, una delle aziende leader a livello nazionale ed a Tg24 Sky ha spiegato: “È ancora un momento molto travagliato e stiamo veramente soffrendo terribilmente perché non ci vengono riconosciuti in maniera adeguata tutti i costi che stiamo subendo per la trasformazione del prodotto. Noi siamo manifatturieri, compriamo le materie prime, le trasformiamo e le vendiamo alla grande distribuzione”. 

Il raffronto con il mese di gennaio

Ma di quanto è salito il costo del burro e perché? All’ingresso si è passati dai 3.41 euro al kg di gennaio 2022 ai 6.86 di maggio e il conto è netto: si tratta di un aumento del 101.2%. Le ragioni degli aumenti sono da ricercarsi all’origine della filiera. E’ stato lì che i prezzi dell’energia e dei componenti dei fertilizzanti (bloccati dalla Russia a metà febbraio) sono più che triplicati.