> > Immigrazione, la Corte suprema britannica dichiara il "Piano Ruanda" illegale

Immigrazione, la Corte suprema britannica dichiara il "Piano Ruanda" illegale

Piano Ruanda illegale

La Corte suprema britannica considera illegale il "Piano Ruanda" in quanto viola i diritti umani

Il “Piano Ruanda” sull’immigrazione, voluto dal governo conservatore di Sunak, è stato dichiarato illegale dalla Corte suprema britannica.

Perché il “Piano Ruanda” è illegale?

I 5 giudici hanno confermato il precedente verdetto della Corte d’Appello di Londra secondo cui il Ruanda non può essere considerato un Paese terzo sicuro. Ritengono infatti possibile che le autorità decidano di rimandare i migranti nel loro Paese d’origine da cui erano fuggiti. Il Piano Ruanda viola così le leggi sui diritti umani, lasciando le persone inviate in Ruanda potenzialmente esposte a rischi.

Cosa prevede il “Piano Ruanda”

L’accordo con il Ruanda era stato siglato nell’aprile 2022 dalla ministra degli Interni Priti Patel durante il governo Johnson. Prevede finanziamenti al governo del Ruanda in cambio dell’esternalizzazione della gestione di migranti e richiedenti asilo.

Tramite l’accordo si rende possibile il trasferimento di alcuni migranti che arrivano nel Regno Unito in Ruanda, dove le richieste di asilo verrebbero esaminate. Nel caso in cui le richieste venissero accolte i migranti rimarrebbero in Ruanda

Il commento di Sunak

Il premier ha così commentato la decisione della Corte: “Prendiamo atto di questo giudizio e ora considereremo i prossimi passi. Questo non era il risultato che volevamo, ma abbiamo passato gli ultimi mesi a pianificare ogni eventualità e rimaniamo completamente impegnati a fermare gli sbarchi e l’immigrazione illegale.”