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Campania a rischio zona rossa: si evoca quella gialla ma i contagi sono in aumento

Vincenzo De Luca

Si iniziava a parlare di zona gialla per la Campania, ma la situazione epidemiologica è ancora molto critica.

La Campania potrebbe tornare in zona gialla? Se ne è parlato molto, ma la situazione epidemiologica è ancora critica. I numeri registrati nelle scorse settimane parlano chiaro e la diffusione del virus sta aumentando.

Contagi in aumento in Campania

I contagi in Campania continuano a salire, sfiorando nuovamente i valori della zona rossa. I dati della scorsa settimana hanno evidenziato che i casi in media sono 1910 al giorno e questo conferma che c’è stato un aumento rispetto alle settimane precedenti. La Campania non ha alcuna possibilità di passare in zona gialla, almeno per il momento. Per il momento i cittadini campani non avranno le stesse libertà di quelli delle altre Regioni, escluso l’unico punto in comune, ovvero quello del coprifuoco alle 22. La situazione epidemiologica della Campania, come riportato da Ettore Mautone su Il Mattino di Napoli, è ancora critica e il virus è tornato a correre. L’8 aprile ci sono stati 199 contagi giornalieri su 100mila abitanti, ma il 15 aprile sono diventati 238 e il numero rimane costante. Nell’ultima settimana c’è stato un ulteriore incremento dei contagi e il passo alla zona rossa sembra molto breve.

Probabilmente a pesare sono state anche le trasgressioni Pasqua. Inoltre il numero di persone attualmente positive è di quasi 92 mila individui e, tenendo conto che in Lombardia sono 58 mila, si può pensare che un malato di Covid su 5 abita in Campania. La situazione rimane stabile solo per l’Rt intorno all’1 e per i bassi livelli di ospedalizzazione, che sono rimasti costanti. Per passare in zona gialla una Regione deve trascorrere due settimane in zona arancione, con un Rt sotto il valore 1 e un’incidenza in discesa. Per tornare in zona gialla la Campania dovrebbe cercare di diminuire la curva dei contagi per due settimane, facendo scendere la quota intorno a 200 ogni 100.000 abitanti e ottenere sempre più guariti, portando l’indice Rt ad un valore sotto l’1.