Jacopo Romeo Grecia, Portogallo, Spagna, Croazia e, purtroppo anche Italia, sono i Paesi europei più colpi dagli incendi nelle ultime settimane. I fattori scatenanti sono moltemplici, ma il principale è legato all’incredibile ondata di caldo che ha travolto tutto il continente.
Incendi in Europa, Sima lancia l’allarme: inquinano come 10 milioni di auto
“In Italia nell’intero 2022 gli incendi hanno prodotto 1 milione e 900 mila tonnellate di CO2, pari a circa 5 milioni di barili di petrolio“ – spiega il presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), Alessandro Miani. Gli incendi in Europa solo nel 2022 sono stati addirittura 2.709, più del triplo della media degli ultimi 17 anni e l’impatto ambientale è stato devastante. Nel 2023, come sappiamo, la situazione non è certo migliorata: “Gli effetti sulla salute e sull’ambiente di questi incendi sono equivalenti alle emissioni di 10 milioni di automobili nello stesso periodo, il livello più alto registrato dal 2007″ – racconta acora Miani.
Le cause degli incendi: la responsabilita è dell’uomo
Secondo Miani non ci sono dubbi: “L’uomo ha innescato cambiamenti climatici che a loro volta sono responsabili di temperature tali da favorire il susseguirsi di incendi in grado di alimentare ancor più negativamente le emissioni di gas climalteranti.” I pericoli per l’ambiente e di conseguenza anche per l’intera comunità umana sono chiari ed evidenti: “Le combustioni dovute agli incendi sprigionano nell’atmosfera sostanze la cui tossicità è riconosciuta dalla comunità scientifica” – conclude l’esperto – “Tra questi i più pericolosi sono gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), le diossine e i PCB (policlorobifenili), che possono permanere nell’aria e ricadere al suolo anche dopo lo spegnimento dell’incendio, nei pressi dell’area incendiata o anche a distanza sulla base dell’intensità e direzione dei venti.”
