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Incidente Mestre, se la causa è malore improvviso salta risarcimento vittime

Incidente Mestre, a rischio risarcimento vittime

Se un malore improvviso è stato la causa dell'incidente di Mestre, allora il risarcimento alle vittime potrebbe non arrivare

Nel caso in cui l’ipotesi di un malore improvviso fosse confermata, questo metterebbe a rischio il risarcimento per le vittime dell’incidente di Venezia Mestre. È il Corriere della Sera a mettere in allerta: potrebbe iniziare una dura causa legale per le famiglie di chi ha perso la vita durante la strage del bus.

Incidente a Mestre, risarcimento vittime a rischio

Grande attesa per l’autopsia di Alberto Rizzotto, il conducente dell’autobus “La Linea”, precipitato dal cavalcavia di Mestre lo scorso martedì 3 ottobre alle ore 19.30. A bordo del mezzo viaggiavano 40 persone: 19 feriti e 21 morti, è il tragico bilancio dell’incidente.

Si cercano le risposte nel corpo dell’autista, anche lui tra i deceduti: l’ipotesi più accreditata è quella di un malore improvviso che l’ha portato fuori strada. Si esclude, per il momento, il colpo di sonno: Alberto Rizzotto, infatti, aveva preso servizio alle 18, poco prima dello schianto.

L’ipotesi del malore improvviso

Abile, con 7 anni di esperienza alle spalle: così lo descrivono i colleghi descrivono Alberto Rizzotto. Attorno a lui ruota la questione dei risarcimenti: se l’autopsia confermerà la morte dell’autista per malore improvviso, allora si configurerebbe il “caso fortuito”, ossia un evento imprevedibile ed eccezionale che si inserisce nell’azione di un soggetto.

Ad aprire la diatriba è l’articolo 141 del codice delle assicurazioni, secondo cui: “Salva l’ipotesi di sinistro cagionato da caso fortuito, il danno subito dal terzo trasportato è risarcito dall’impresa di assicurazione del veicolo”. La norma, infatti, tutela i danneggiati attraverso il risarcimento assicurativo, ma esclude la sola ipotesi di sinistro causato da “caso fortuito”.