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Indipendenza Catalogna, alle 10 scade l'ultimatum di Madrid

Catalogna

Catalogna, alle 10 scade lʼultimatum di Madrid, il presidente della Regione Carles Puigdemont dovrà far chiarire se abbia o meno proclamato lʼindipendenza.

Catalogna, arriva la resa dei conti. A più di due settimane trascorse dal giorno del referendum per decretare o meno l’indipedenza dalla Spagna, e a qualche giorno in meno da quando sono stati resi noti i discorsi del leader catalano Carles Puigdemont e quello del premier spagnolo Mariano Rajoy, adesso è arrivato il momento di decidere.

Non si può più aspettare e non è facile, eventualmente, tornare indietro. La Catalogna, quindi, terrà fede a ciò che hanno chiesto i cittadini che si sono recati alle urne, e cioè fare nazione a sé, separandosi, non solo di fatto, dalla Spagna, oppure ci sarà un ennesimo stop? Oggi, comunque, 16 ottobre 2017, c’è un ultimatum che scade alle 10.00 di questa mattina, e sarà un momento cruciale.

Oggi, infatti, qualora dalla Catalogna arrivi una risposta affermativa, qualora sia decisa inderogabilmente l’indipendenza dalla Spagna, dal governo madre, che eventualmente potrebbe essere abbandonato, sarà chiesto di correggere il tiro, pena gli effetti dell’articolo 155 della Costituzione spagnola, che consente di sospendere l’autonomia catalana e destituirne presidente e governo, con conseguenti tensioni difficili da controllare.

L’imbarazzo, a questo punto, sarà tutto del leader catalano Carles Puigdemont, che dopo il suo discorso ha ricevuto diverse pressioni, sia da chi vorrebbe che accelerasse la decisione, e sia da chi, invece, non vorrebbe che le cose cambiassero per una serie di motivi, soprattutto di natura economica.

Sarebbe notizia dell’ultima ora, che Carles Puigdemont sia intenzionato, ancora, a temporeggiare. Evidentemente non sono ancora chiare le idee del leader della Catalogna, e questo tempo trascorso non è servito a chiarirle. Pare, dunque, che abbia scritto una lunga lettera a Mariano Rajoy, ben quattro pagine, nelle quali chiede un “dialogo nei prossimi due mesi”.

Catalogna

Catalogna, il referendum

Il 1 ottobre 2017 si è tenuto un referendum per l’indipendenza. Il referendum era stato preventivamente dichiarato illegale con sentenza unanime dalla Corte Costituzionale spagnola, e come tale non è stato riconosciuto dal governo di Madrid, che ha ordinato l’intervento delle forze di polizia per impedirne lo svolgimento.

Con un’affluenza di circa il 41%, il “sì” ha ottenuto oltre il 90% dei voti. In conseguenza di tale risultato, il successivo 10 ottobre il governo della comunità autonoma ha dichiarato unilateralmente la costituzione di uno stato repubblicano indipendente di Catalogna, annunciando al contempo la volontà di sospendere l’esecutività della dichiarazione di indipendenza per avviare negoziati con il governo spagnolo.

Catalogna, i rischi

Ci sono, qualora la Catalogna decreti l’indipendenza dalla Spagna, anche diverse implicazioni di ordine economico. Non è cosa da poco, anche perchè molti catalani, resisi conto della situazione, non possono ignorare che i rischi sono contingenti.

Qualora ci fosse effettivamente una dichiarazione di indipendenza dalla Spagna, quindi, un distacco certo da Madrid, appare ovvio che ne risulterebbe anche un tracollo economico di preoccupante entità. A confermare ciò, ancora prima che si verifichi il distacco dala nazione madre, c’è stata una fuga delle sedi sociali di 550 imprese.