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Intelligenza artificiale batte a poker l'uomo: ecco il pazzo esperimento

Intelligenza artificiale batte l'uomo a poker

Il software d'intelligenza artificiale Libratus ha vinto a poker contro i quattro giocatori più forti al mondo. L'esperimento avrà importanti conseguenze. Può sembrare l'incipit di un film oppure una scena di un racconto di Asimov. Invece questo bizzarro esperimento è realmente accaduto e porte...

Il software d’intelligenza artificiale Libratus ha vinto a poker contro i quattro giocatori più forti al mondo. L’esperimento avrà importanti conseguenze.

Può sembrare l’incipit di un film oppure una scena di un racconto di Asimov. Invece questo bizzarro esperimento è realmente accaduto e porterà con sé importanti conseguenze.

Il software di intelligenza artificiale, Libratus, sviluppato dai ricercatori della Canergie Mellow University, è riuscito a battere nel poker quattro giganti del settore a livello mondiale: Jimmy Chou, Dong Kim, Daniel McAulay, Jason Les. Il montepremi aggiudicatosi dalla macchina ammonta a 1,7 milioni di dollari in fiches.
La sessione di partite, per testare le potenzialità del software, è durata 20 giorni e sono state effettuate ben 120.000 gare. La competizione si è svolta presso il River Casino di Pittsburg ed è stata trasmessa in streaming su Twitch.

Questo curioso risultato segna una tappa importante nello sviluppo di software sempre più intelligenti.
Nel passato si possono trovare casi in cui un’intelligenza artificiale ha battuto l’uomo in un’attività ludica, così come avvenne nel caso degli scacchi e del gioco da tavolo cinese GO. Ma la struttura di queste discipline non ha la complessità del poker, il quale comporta non solo di creare una strategia ma di anticipare le mosse dell’avversario, prevedere i rischi e smascherare i bluff, anche quando le informazioni a disposizione sono incomplete.

Con grande stupore degli sfidanti, l’intelligenza artificiale Libratus ha superato l’ingegno umano aprendo futuri spiragli nell’utilizzo di questo software. Dalle strategie militari alle cure mediche, dalle negoziazioni finanziarie alla cybersicurezza, l’algoritmo di questa macchina è stato progettato, secondo i suoi inventori, non per replicare le mosse umane ma per analizzare le regole del gioco, anche in situazioni particolari. Applicandolo in altri campi, un giorno l’intelligenza artificiale potrà trattare situazioni complicate meglio di qualsiasi altro uomo.
Cosa ci riserverà esattamente il futuro del campo tecnologico e come dovrà agire l’uomo per non essere messo da parte dalle macchine è ancora tutto da scoprire.