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Intercettazioni, Nordio: "Per terrorismo e reati di mafia non si toccano"

Intercettazioni Nordio

Il ministro della Giustizia Nordio è intervenuto al congresso nazionale di Area a Palermo. Sulle intercettazioni ha tenuto a fare una precisazione.

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio è intervenuto al congresso nazionale di Area che è stato organizzato a Palermo. Nel corso della sua riflessione il ministro ha affrontato il tema complesso delle intercettazioni, mettendo in evidenza il fatto che, per determinate tipologie di reati non verranno toccate e che anzi sarebbero state oggetto di un nuovo tipo di intervento che verrà messo in atto con il procuratore nazionale antimafia.

Intercettazioni, Nordio: “Per reati di mafia non si toccano”

Carlo Nordio, durante il suo intervento ha ribadito: “Ovviamente voglio ribadire che per i reati di mafia le intercettazioni non si toccano, col procuratore nazionale antimafia stiamo anzi progettando interventi nuovi per coprire le lacune derivate dal fatto che le grosse organizzazioni criminali non comunicano con i mezzi tradizionali, ma con strumenti che non siamo in grado di intercettare perché sofisticati e molto costosi. Ed è lì che intendiamo intervenire”.

“Necessità risposta unitaria fronteggiare traffico migranti”

In un precedente intervento Nordio aveva affrontato un altro tema complesso, vale a quello del traffico dei migranti. A tale proposito il ministro della giustizia ha dichiarato: “C’è l’esigenza di una risposta unitaria per fronteggiare l’emergenza che riguarda il traffico dei migranti. Io vorrei lanciare oggi una proposta per avviare una specie di “cooperazione rafforzata” con gli Stati parte della Convenzione che intendono irrobustire la cooperazione giudiziaria fra di loro, al fine di combattere il traffico di migranti e la tratta di essere umani. Questa cooperazione rafforzata si potrà concretizzare in varie iniziative”.