> > Iscrizione Camera di Commercio: come fare e quanto costa?

Iscrizione Camera di Commercio: come fare e quanto costa?

Come fare e quanto costa iscrizione a camera di commercio

Uno dei primi passi per avviare la propria attività è l’iscrizione alla Camera di Commercio, ecco alcune linee guida per capire come farla e quanto costa.

Aprire una propria attività significa realizzare un sogno. I sogni però, quando escono dal cassetto, si scontrano con la realtà. Mettersi in proprio non vuol dire semplicemente valorizzare le proprie capacità, ma anche – se non soprattutto – gestire aspetti finanziari, legali e burocratici.

Insomma significa affrontare una serie di adempimenti che possono frenare l’avvio dell’impresa, soprattutto se si cerca di fare tutto da soli. Meglio affidarsi alle competenze di esperti che sapranno indicare la strada migliore da seguire. Oggi poi il web permette di trovare professionisti e consulenti online, per risolvere ogni problema in modo rapido e ovunque ci si trovi.

È importante individuare queste figure fin da quando si muovono i primi passi, uno dei quali è l’iscrizione alla Camera di Commercio. Ma è un atto necessario per qualsiasi aspirante imprenditore? E qual è l’iter corretto da seguire?

Ecco le principali linee guida.

Nuova attività, gli step fondamentali

Sono due gli adempimenti indispensabili al momento di avviare una propria attività: l’apertura della Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate e l’iscrizione al Registro delle Imprese, gestito appunto dalla Camera di Commercio.

L’iscrizione al Registro delle Imprese è obbligatoria soltanto se si rientra in una delle due seguenti categorie: commerciante o artigiano. I professionisti, invece, sono dispensati da questo ulteriore passaggio (e dai costi che esso comporta).

Il libero professionista offre alla clientela servizi legati alle proprie conoscenze e competenze, principalmente in ambito intellettuale (es. avvocato, medico). Il commerciante ha come obiettivo principale la rivendita di prodotti acquistati da fornitori. L’artigiano, infine, è colui che svolge un lavoro tecnico-manuale, finalizzato alla produzione di articoli e/o all’esecuzione di servizi (es. parrucchiere).

Individuare l’inquadramento fiscale nel quale si opera è determinante ai fini dell’iscrizione alla Camera di Commercio per un semplice motivo: non per tutti i lavoratori questa procedura costituisce un obbligo.

Iscrizione Camera di Commercio: per chi è obbligatoria e come si fa

Sottostanno all’obbligo tutte le attività che sono catalogate come commerciali o artigiane, ma non i liberi professionisti. Sono esclusi, perciò, coloro che sono legati a un Ordine professionale e i lavoratori che rientrano nella gestione separata Inps.

Fatte queste eccezioni, tutti gli altri imprenditori devono rientrare nel Registro delle imprese. Questa è una sorta di anagrafe, che contiene informazioni relative alle imprese di un determinato territorio, che riprende la suddivisione provinciale.

La domanda di iscrizione avviene in contemporanea a quella per la partita Iva, tramite un unico adempimento, chiamato appunto Comunicazione Unica, o ComUnica, trasmessa per via telematica. Per questo è indispensabile sapere fin dall’inizio come inquadrare la propria attività.

Iscrizione Camera di Commercio: i costi

L’iscrizione alla Camera di commercio ha un costo variabile in base alla natura e alla dimensione dell’impresa stessa. La cifra base è quella per il diritto camerale annuale. La tariffa più bassa è di 44 euro per le piccole imprese individuali o le start-up, che rientrano in una sezione speciale; per le società si sale a 100 euro, e a 200 euro per le imprese commerciali, anche individuali ma di grandi dimensioni.

Si aggiungono poi i diritti di segreteria (da 18 a 90 euro) e l’imposta di bollo (da 17,50 a 65 euro), che si pagano una tantum. In conclusione, la cifra minima da mettere a budget per questo adempimento è di 79,50 euro, alla quale però bisogna aggiungere l’eventuale onorario del professionista che segue la pratica.

Procedere in autonomia

Una delle spese che spesso preoccupa i nuovi imprenditori è quella per il commercialista, così che alcuni decidono di provare ad aprire la partita Iva o a iscriversi alla Camera di commercio autonomamente. Sebbene questo sia possibile, i rischi sono alti: incappando in qualche errore, potrebbero arrivare multe e sanzioni che annullerebbero il presunto vantaggio economico.

È più sicuro rivolgersi a esperti del settore come Fiscozen, piattaforma online di consulenza fiscale, specializzata nell’assistenza ai neo imprenditori e ai nuovi professionisti digitali e non. Una scelta non solo più sicura ma anche conveniente: Fiscozen offre alle ditte individuali un pacchetto complessivo a 200 euro (più Iva) per la predisposizione della ComUnica, l’apertura della Partita Iva e l’iscrizione alla Camera di Commercio. Inoltre, è possibile affidare la gestione delle fatture e l’amministrazione degli adempimenti fiscali per tutto l’anno, scegliendo servizi low cost sempre da remoto.