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Israele, futuro incerto: esclusione dalle competizioni UEFA e FIFA?

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UEFA e FIFA sul punto di un verdetto storico sul destino calcistico di Israele: le ultime indiscrezioni.

Il futuro sportivo di Israele è al centro di un acceso dibattito. Voci provenienti dagli ambienti internazionali parlano della possibilità che UEFA e FIFA valutino l’esclusione del Paese dalle proprie competizioni. Si tratta, al momento, di indiscrezioni, ma che aprono scenari complessi dal punto di vista politico e sportivo.

Le richieste dell’ONU e le divisioni politiche

Alla base delle discussioni ci sarebbe l’appello firmato da otto esperti delle Nazioni Unite, tra cui Francesca Albanese, relatrice speciale sui diritti umani nei territori palestinesi, che hanno invitato FIFA e UEFA ad agire in risposta alle accuse di crimini gravi commessi a Gaza. Gli stessi esperti hanno sottolineato come lo sport non possa ignorare violazioni di questa portata. In passato, la Russia era stata bandita dalle competizioni europee dopo l’invasione dell’Ucraina, ma in quel caso le pressioni politiche furono immediate, mentre sulla questione israeliana la spinta principale arriverebbe dalla società civile.

Nel frattempo, dai media israeliani sono trapelate notizie di presunte pressioni del Qatar sull’UEFA, poi smentite dalla federazione locale.

Israele, in arrivo l’esclusione da competizioni UEFA e FIFA? L’indiscrezione

Secondo quanto riportato dal Times, la UEFA starebbe valutando la possibilità di sospendere Israele da tutte le competizioni calcistiche internazionali, con una decisione attesa già la prossima settimana. All’interno dell’organismo europeo ci sarebbe una netta maggioranza favorevole, scenario che aprirebbe conseguenze pesanti: l’esclusione dai Mondiali 2026, dalle qualificazioni ancora in corso e dalle coppe europee, con il Maccabi Tel Aviv che rischierebbe di essere estromesso dall’Europa League.

La questione è diventata centrale anche sul piano politico. Il ministro dello sport israeliano, Miki Zohar, avrebbe confermato di essere al lavoro insieme al premier Benyamin Netanyahu per impedire questa mossa, con il sostegno degli Stati Uniti, intenzionati a fare pressioni affinché la nazionale israeliana non venga esclusa dal torneo che si svolgerà proprio in Nord America.