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Italgas, inaugurato impianto di biometano dalla grappa

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Italgas ha creato il primo impianto di produzione di biometano da una distilleria di grappa padovana.

Italgas e le Distillerie Bonollo di Padova hanno inaugurato un impianto di produzione di biometano, il primo in Italia a servizio di una distilleria di grappa.

Nasce impianto di biometano dalla grappa: l’idea di Italgas

Nello stabilimento di Distillerie Bonollo Umberti di Conselve a Padova è stato inaugurato il primo impianto di produzione di biometano, allacciato alla rete Italgas, il primo in Italia a servizio di una distilleria.

Grazie alla distillazione, verrà prodotta una media di 10mila metri cubi di biometano, corrispondenti a 2,5 milioni annui, l’equivalente del consumo di metano di circa 3mila famiglie.

Economia circolare come filosofia di vita

Come racconta Elvio Bonollo, responsabile delle relazioni esterne e alla guida dell’impresa “Già producevamo gas biologico con digestione anaerobica, grazie agli investimenti fatti negli ultimi 10-15 anni. Ora c’è il passo successivo: abbiamo una molecola di metano di una purezza tale da poter essere immessa nella rete“.

Dalla vinaccia al gas immesso, il percorso rientra nell’ottica di un’economia circolare ormai diventata marchio di fabbrica dell’azienda, oltre che vera e propria filosofia di vita:

La circolarità per noi è nativa: fa parte della nostra filosofia produttiva. A partire dalla vinaccia, di cui le cantine devono disfarsi e che noi compriamo e usiamo. Dagli anni 60 poi, da quando è stata realizzata la distilleria di Conselve, si utilizza inoltre la buccetta dell’uva essiccata come combustibile, e viene usata anche come integratore nei mangimi animali. Poi c’è l’olio di semi di vinacciolo e la farina legnosa, la biomassa, che resta dopo aver estratto l’olio. Infine, i polifenoli: un mondo che abbiamo aperto negli ultimi dieci anni e che ci permette di ottenere dal seme di vinaccia fresca sostanze antiossidanti. Attraverso l’innovazione valorizziamo i sottoprodotti. Il gas che viene poi immesso in rete è venduto a prezzo di mercato e potenzialmente può essere considerato biometano avanzato destinato all’autotrazione. Arriveremo anche a quella destinazione d’uso”.