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Firenze, gli avvocati dei genitori di Kata: "Qualcuno deve autoaccusarsi"

Bimba scomparsa

Secondo gli avvocati dei genitori di Kata, la bimba di cinque anni scomparsa dall'ex hotel Astor di Firenze, ci sarebbero almeno tre persone al corrente dell'esatta dinamica dei fatti

Firenze. «C’è chi sa cosa è successo e perché». Sarebbero almeno tre le persone che secondo Filippo Zanasi e Sharon Matteoni, legali dei genitori di Mia Kataleya Chiclio Alvarez, sono a conoscenza dell’esatta dinamica della scomparsa della piccola dall’hotel Astor.

La procura di Firenze indaga

Con un fascicolo aperto per sequestro di persona a fini di estorsione, la procura di Firenze continua a indagare nonostante a oggi non sia avvenuta alcuna richiesta di riscatto né siano emerse tracce dei sequestratori. Tantissimi gli appelli dei genitori della bambina di origini peruviane: tutti andati a vuoto. Secondo gli investigatori bisogna cambiare marcia: se finora non sono bastate le chiamate in correità generiche, Zanesi commenta a La Nazione l’ipotesi di un «rapimento organizzato, […] qualcuno ha preso Kata e non sappiamo come. Fa pensare a qualcosa di grosso, ad attività illecite che proliferavano in quell’ambiente».

L’ipotesi di una vendetta

Tenendo gli occhi puntati sugli occupanti dell’ex hotel Astor e su coloro che gestivano la distribuzione degli alloggi e la riscossione degli affitti – una donna romena e un uomo peruviano insieme al suo aiutante – il legale continua: «Sapevano tutto. […] Almeno tre persone sono arrivate in zona a cercare lo zio di Kata, e pare non avessero intenzioni pacifiche». Ma chi sono i tre individui?