L’Alta Corte inglese ha negat l’immunità all’ex re di Spagna Juan Carlos, il sovrano emerito è accusato di molestie sessuali dalla sua ex compagna Corinna zu Sayn-Wittgenstein-Sayn e i suoi legali avevano depositato una istanza con cui chiedevano l’istituto giuridico speciale perché Juan Carlos era di fatto un “regnante”, ancorché emerito. Quella richiesta di immunità è stata negata dai giudici di massimo rango del Regno Unito e Juan Carlos dovrà dunque difendersi nel procedimento intentato contro di lui come un comune cittadino quale a tuttigli effetti egli è da quando, nel 2014, aveva abdicato e da quando ha deciso di stabilire la sua residenza in Gran Bretagna.
Nessuna l’immunità per l’ex re di Spagna
Ma perché l’istanza dei legali dell’ex re Juan Carlos I è stata respinta? Secondo quanto statuito dal pronunciamento dei giudici in punto di Diritto l’indagato “non è più un ‘sovrano’ o ‘capo di Stato’ e dunque” non può essere più considerato una persona su cui automaticamente ha valore una “immunità personale”. Ma c’è una seconda motivazione: a Juan Carlos è contestata una presunzione di reato per molestie sessuali.
Non è ipotesi di reato connessa con la sovranità
Si tratta cioè di una ipotesi di crimine che (sic) “non appartiene alla sfera di un’attività sovrana o di governo”. E l’accusa? A parere di quanto sostenuto dal pool di legali della denunciante dopo la rottura della “relazione romantica intima” intrattenuta fra Juan Carlos e Corinna negli anni dal 2004 al 2009, l’ex re avrebbe cercato di riallacciare la relazione. Poi però, davanti al rifiuto di lei, sarebbero scattate le molestie.