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La bomba di Mosca che ha ucciso Dugina “comandata a distanza”

I rilievi della polizia russa sul luogo dell'attentato

Tracce di attrezzature per la trasmissione di frequenze e frammenti di un dispositivo: la bomba di Mosca che ha ucciso Dugina “comandata a distanza”

La bomba di Mosca che ha ucciso Darya Dugina e che rischia di innescare una  ulteriore escalation nell’orrore già in atto della guerra della Russia all’Ucraina sarebbe stata “comandata a distanza”. Lo sosterrebbero gli esiti dei rilievi della polizia russa che confermano che nell’auto non c’era un ordigno a timer ma un’antenna. La giornalista e politologa figlia del filosofo nazionalista Alexander Dugin è stata uccisa con un telecomando.

La bomba “per Dugina” comandata a distanza

Gli inquirenti russi dicono che “ora è stato accertato che la bomba sull’auto di Dugina è stata innescata a distanza”. Nel frattempo tra Mosca e Kiev c’è un continuo scambio di accuse con l’Ucraina che ha negato qualsiasi responsabilità nell’attentato che Mosca bocca come “terrorismo” di Kiev. Una forma di “terrorismo” che secondo quella versione avrebbe puntato uno degli uomini stimati da Putin per portare “la guerra in casa” del capo del Cremlino e fargli capire che dalla guerra nessuno è al sicuro.

La polizia batte tutte le piste possibili

Intanto i responsabili delle indagini hanno spiegato che al momento si seguono “tutte le piste” sui possibili mandanti ed esecutori dell’attentato. Ma fonti filorusse e alcuni media governativi hanno già puntato il dito contro l’Ucraina, anche se pare ci siano anche altre piste.