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Ripercussioni ed escalation offensiva: ecco cosa potrebbe innescare l’attentato a Darya Dugina

Darya Dugina, forse il bersaglio non era lei

Non solo una risposta "emotiva" per il padre spirituale dello zar ma anche in cinismo bellico puro: le ripercussioni dopo l’attentato a Darya Dugina

Ripercussioni e perfino una escalation offensiva su obiettivi finora esclusi dal conflitto: ecco cosa potrebbe innescare l’attentato a Mosca in cui è stata uccisa Darya Dugina. La morte della figlia dell’ideologo di Vladimir Putin potrebbe essere spunto non solo per la “vendetta” di Mosca, ma anche per nuove offensive mirate su parti dell’Ucraina finora non considerate nella strategia bellica di invasione. 

Le ripercussioni dopo l’attentato a Darya Dugina

In una parola: Kiev città deve tornare a temere. Non è un caso che, come spiega molto bene Fabrizio Dragosei del Corriere l’uccisione di Darya Dugina abbia già “scatenato richieste di ritorsioni immediate e violentissime contro il ‘Reich ucraino’”. Sia Putin che i falchi del suo entourage potrebbero trarre spunto dall’uccisione della Dugina per fare due cose: da un lato lasciarsi andare alla reazione emotiva per la morte della figlia di quello che lo zar considera il suo vero padre spirituale, dall’altro “approfittare” anche della parte cinica della faccenda e “punire” l’Ucraina, indicata come responsabile dell’uccisione. 

La nuova condotta “aggressiva” di Kiev

D’altronde l’escalation di Kiev, a ben vedere una “semplice” omologazione alle dinamiche di un conflitto, è in atto ormai da giorni: dal blitz contro la flotta a Sebastopoli all’uso della armi occidentali tutto sembra gridare ad una nuova stagione militare dell’Ucraina, che la guerra non la vuole più solo in casa ma che vuole far capire a Mosca, ed a Putin, che dalla guerra nessuno è al sicuro.