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La casa museo di Salvador Dalì a Port Ligat

Dalì

Dalì, genio surrealista e bizzarro, ha lasciato una casa mueo a Port Ligat. Ecco interni ed esterni della dimora dell'artista.

Pittore geniale e surreale, Salvador Dalì segnò la sua vita – fin dal principio – con stranezze e bizzarie di ogni tipo. L’artista spagnolo influenzò non solo il mondo della pittura, ma anche quello della scultura e del cinema con le sue stravaganze e le sue immagini oniriche. Spesso ci si chiede come e dove abbiano vissuto queste personalità così complesse. E come la loro stravaganza possa aver influenzato la più normale quotidianità, come quella della vita domestica. Ecco che scopriamo quindi la casa dove Dalì ha vissuto parte della sua vita, a Port Ligat, in Costa Brava – Spagna – e come il suo carattere eccentrico abbia influenzato anche l’ambiente domestico.

Dalì e l’arte

Quando si parla di Dalì saltano subito alla mente i dipinti surreali che ritraggono orologi molli, elefanti dalle gambe lunghe e magrissime. Uova che simboleggiano amore e speranza. Nel suo simbolismo si riflette un’idea di realtà nuova, che arriva alla relatività. Vuole rappresentare un tempo che non è fisso, in uno spazio distorto. Si perde in esso la connessione tra peso e struttura. Fu un artista estremamente versatile. Si espresse in molti altri ambiti al di fuori di quello pittorico. Contribuì nel cinema, nella fotografia e nella scultura. Amava tutto ciò che era eccessivo e “dorato”, non nascondeva atteggiamenti stravaganti che spesso divenivano più noti rispetto alle sue opere. Ecco che diventa quindi curioso scoprire come una personalità così particolare potesse rapportarsi alla vita quotidiana. Ad esempio, come potesse essere la casa dove viveva.

Port Ligat

Dalì visse gran parte della sua vita nella città di Figueres, in Catalogna. Aveva però un’altra dimora a Port Ligat, un piccolo villaggio in Costa Brava. Qui si dedicò alla costruzione della sua amata dimora, incastonata tra le rocce e il mare. Essa sorge sul capanno che Dalì e Gala – moglie e musa adorata – avevano affittato poco dopo essersi conosciuti e innamorati. Oggi la casa è un imperdibile museo per chi volesse scoprire a pieno il genio daliniano. Ci si addentra infatti in ambienti che sono rimasti inalterati, e che fanno cogliere ancor più più nel profondo la personalità dell’artista. Avvicinandosi alla casa è impossibile non notare un grande uovo bianco che svetta su un tetto di terracotta. DalìTutt’attorno alla proprietà si scoprono tante stravaganti sculture e installazioni. Tra queste, la più particolare è un grande uomo di legno appoggiato a terra. Probabilmente raffigura Gulliver de “I viaggi di Gulliver”. I giardini ospitano uccelli di pezza, una piscina e vasi a forma di tazze da tè.

Dalì

Arredamenti e stranezze

Più ci si avvicina alla casa, più sembra di entrare nello stesso mondo surreale che Dalì amava raffigurare. Dal tetto sporgono due teste d’argento che guardano chi entra. DalìSi nota una scultura di pesce che nuota sotto il portico, e un bizzarro divano a forma di labbra nel cortile anteriore della casa. All’ingresso, si viene accolti da un gigantesco orso bianco imbalsamato e ingioiellato. L’interno della casa è labirintico, le molte stanze sono collegate da piccoli corridoi. La stanza più amata da Dalì era la Sala Ovale, dove si trova un grande divano circolare che segue le pareti. Probabilmente era una stanza dove l’artista teneva riunioni. Un’altra affascinante stanza è sicuramente il suo studio, dove si possono ammirare i suoi strumenti di lavoro e alcuni dipinti. Si trova quindi una camera con le pareti completamente ricoperte di foto di personaggi famosi che ha incontrato durante la sua vita. Tutte le stanze hanno disegni bizzarri e sorprendenti. Molte di loro non si comprende che scopo abbiano. Ma assieme, danno modo di ricostruire e comprendere il genio daliniano, anche tra le pareti domestiche.