> > La religione nell'Antico Egitto

La religione nell'Antico Egitto

300px Book of Gates Barque of Ra cropped 1

L' Antica religione egizia era parte della vita di ogni giorno. Gli egiziani non avevano un unico servizio settimanale religioso dove ognuno andava in un tempio designato per adorare i propri dei. C'erano infatti templi, santuari locali e vari festival durante tutto l'anno, ma la teologia era comunq...

L’ Antica religione egizia era parte della vita di ogni giorno. Gli egiziani non avevano un unico servizio settimanale religioso dove ognuno andava in un tempio designato per adorare i propri dei. C’erano infatti templi, santuari locali e vari festival durante tutto l’anno, ma la teologia era comunque praticata quotidianamente. Le divinità richiedevano sostentamento sotto forma di cibo, bevande e indumenti per proteggere il regno dal caos e queste attività erano realizzate attraverso rituali quotidiani. La religione, soprattutto era esercitata durante le battaglie contro le forze del caos, era letteralmente una forza motrice costante.

Le credenze religiose egizie erano strettamente intrecciate in tutto, dalla geografia, all’ arte, all’ agricoltura, al diritto e per uniformare la loro medicina altamente sofisticata.

Gli egizi erano lodati per i loro progressi medici e le prodezze architettoniche, ma è impossibile discuterne senza menzionare la loro teologia. Può essere difficile immaginare il ruolo che gli dei e le dee, così come la magia, rivestivano in ogni aspetto della società, perché è molto diversa da come trattiamo la religione moderna.

La religione permeava la vita degli antichi Egizi, tanto che lo scrittore greco Erodoto li descrisse come “il più religioso dei popoli” a causa dei loro ripetitivi rituali quotidiani.

Molti altri scrittori greci scrissero sulle loro pratiche e sulla loro religione. I Greci erano anche meravigliati della complessità del loro sistema cosmologico. L’ Archeologia ha rivelato anche altre informazioni, in particolare sulle loro concezioni della morte e della vita dopo di essa. Le loro grandiosi tombe costituiscono alcuni dei più famosi monumenti egiziani. La morte è un passaggio che tutte le religioni affrontano, e gli egiziani avevano pratiche molto elaborate per quanto riguardava la transizione nell’aldilà.

Teologia e magia:

Religione e magia sono spesso andati di pari passo, soprattutto in Egitto, fino al punto che essi sono sostanzialmente indistinguibili. La magia era benevola e naturale. La Mmagia minore poteva essere eseguita da persone comuni o da sacerdoti officianti di vari templi.

I sacerdoti Lector in particolare, si dicevano possedere testi segreti dati loro dagli dei, ciò li rendeva più potenti nell’uso della magia. La magia era stata usata dagli stessi dei per creare il mondo e mantenerlo così com’era. Le tecniche mediche egiziane, molte delle quali erano simili a quelle usate oggi nella medicina moderna, erano ritenute magiche.

Spiegazione dei fenomeni naturali:

Molti aspetti dell’ antica teologia egizia spiegavano i vari fenomeni naturali e cosmici. L’ascesa e la caduta del Nilo e il ciclo solare, per esempio, erano eventi naturali vitali per le loro vite. Per questo motivo, il pantheon egizio consisteva in una grande quantità di divinità provenienti dalla natura.

Essendo una religione politeista, nel proprio pantheon annoverava diverse figure tra cui molto divinità greche e romane. Le divinità potevano fondersi con altre per formare altre divinità. Questo processo era chiamato sincretismo e quando si verificava i nomi degli dèi venivano combinati, come Ptah-Seker – la fusione del dio dell’ architettura e il dio funerario. Le divinità si potrebbero anche dividere in classi. Diversi aspetti di un sistema di credenze panteistiche, in cui divinità minori sono manifestazioni di un maggiore singolo dio. Si credeva a ben 2.000 divinità egizie.

Divinità umane:

Nonostante la complessità del sistema teologico, gli dei erano per la maggior parte molto simili agli esseri umani, non solo nel fatto che richiedevano un sostentamento. Gli dei nascevano e morivano. Gli dei morti spesso sperimentavano una rinascita e proprio come nel pantheon greco-romano, gli dei combattevano tra di loro provando le stesse emozioni umane. Anche in questo caso a complicare la comprensione degli dei greci antichi, però, c’è il fatto che un solo Dio poteva avere molte forme – umana, animale, e la forma teriantropiche o uomo-animale. Le forme animalesche e teriantropiche sembrano precedere le forme umane, ma gli egizi non sembrano aver adorato animali né aver avuto pratiche totemiche come quella dei nativi americani.

L’ Apoteosi:

La loro teologia è ulteriormente complicata dall’ apoteosi dei Faraoni elevandoli al rango di divinità. Ci sono alcune prove che i Faraoni siano state figure simili al papato cattolico, una sorta di ponte tra l’uomo e gli dei. Durante i 3000 anni di civiltà egizia c’è stata una costante evoluzione nel pensiero teologico, ma la religione non ha mai perso la sua importanza. I concetti non erano spesso scartati, ma invece venivano messi da parte o resi sempre più complessi creando apparenti contraddizioni e circonvoluzioni. Vi è anche una netta mancanza di complete narrazioni mitologiche dell’antico Egitto, ma ci sono tre diversi miti della creazione. Per alcuni, questo indica che gli egiziani erano in realtà un popolo primitivo, ma molti studiosi moderni ritengono che questa tesi sia impossibile considerando le altre realizzazioni avanzate e la società estremamente organizzata.