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La Russia risponde alle sanzioni Ue: divieto di ingresso per Sassoli e altri 7 funzionari

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La Russia ha disposto il divieto d'ingresso nel paese a David Sassoli e ad altri sette funzionari in risposta alle sanzioni Ue dello scorso marzo.

Nella giornata del 30 aprile la Russia ha disposto il divieto d’ingresso nel paese per il presidente dell’Europarlamento David Sassoli e per altri sette funzionari in risposta alle sanzioni dell’Unione Europea introdotte lo scorso 2 e 22 marzo nei confronti di sei cittadini russi. La misura restrittiva è state resa nota dal ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, in un comunicato nel quale si accusa l’Unione Europea di:Continuare la sua politica di illegittime misure restrittive unilaterali contro cittadini russi e organizzazioni”.

La Russia risponde alle sanzioni dell’Ue

Oltre al presidente del Parlamento europeo, gli altri sette funzionari per cui è stato disposto il divieto d’ingresso in Russia sono Vera Jourova, vicepresidente della Commissione europea responsabile per le politiche su valori e trasparenza; Jorg Raupach, capo dell’ufficio del procuratore generale di Berlino; Ivars Abolins, presidente del Consiglio nazionale dei mass media elettronici della Lettonia; Maris Baltins, direttore del Centro linguistico statale della Lettonia; Jacques Maire, membro della delegazione francese all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa; Ana Scott, capo del laboratorio di sicurezza chimica e nucleare dell’Istituto svedese di ricerca sulla difesa; e Ilmar Tomusk, capo del dipartimento linguistico dell’Estonia.

Sanzioni Ue, le accuse della Russia

Nel comunicare le ordinanze di divieto d’ingresso nel paese, il ministro degli Esteri russo ha accusato l’Unione Europea di violare le basi del diritto internazionale e di “Alimentare deliberatamente un’isteria anti-russa nei media occidentali. Tutto ciò secondo la Russia verrebbe eseguito con “l’incoraggiamento degli Usa”, i quali “non nascondono l’interesse di trasformare l’Europa, ancora una volta, in un’arena di aspro confronto geopolitico”.

Sanzioni Ue, le reazioni italiane nei confronti della Russia

Nel frattempo diversi esponenti politici italiani hanno espresso solidarietà nei confronti di David Sassoli, a partire dall’ex premier e attuale commissario europeo agli affari economici Paolo Gentiloni, che ha affermato: “Solidarietà a David Sassoli, Vera Jurova e altri esponenti europei colpiti dalle sanzioni russe. Tanto ingiustificate quanto inutili.

Simili parole anche da parte del presidente della Camera Roberto Fico: “La mia piena solidarietà al presidente del Parlamento europeo David Sassoli, colpito dalle sanzioni decise dal governo russo. Un gesto di ostilità incomprensibile, non compatibile con i valori della democrazia europea e con i principi del diritto internazionale”, e da parte del ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ha già raggiunto telefonicamente il presidente dell’Europarlamento.

Solidarietà anche da parte del segretario del Pd Enrico Letta: “Le sanzioni russe al Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, atto di ostilità senza precedenti. Il Pd tutto reagisce con durezza, a difesa della democrazia europea. E continuiamo a chiedere con ancora più forza la liberazione di Navalny”.