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La Russia vuole via da Romania e Bulgaria la Nato che replica: “Non rinunceremo alla difesa reciproca”

Antony Blinken ed un freddo omologo russo Serghei Lavrov

La Russia vuole via da Romania e Bulgaria la Nato che replica con una nota durissima della portavoce atlantica Oana Lungescu: ormai è muro contro muro

Il sunto del fine settimana più difficile della crisi fra Mosca, Washington e Kiev sta tutto nella richesta della Russia, che vuole via da Romania e Bulgaria la Nato e l’alleanza Atlatica che replica a muso ancor più duro: “Non rinunceremo alla difesa reciproca”. Insomma, è andato male il summit di Ginevra fra Antony Blinken e Serghei Lavrov e l’Ucraina, che sa benissimo che male sarebbe andato, si prepara ad una seconda  invasione da est (sarebbe la terza in realtà) e chiede armi all’Olanda

Nato via da Romania e Bulgaria: Lavrov alza la posta e dà un ultimatum a Blinken

Il fronte dei negoziati è ancora aperto, sia chiaro, ma appaiono chiare due cose da cui prescindere è impossibile. La prima è che la speranza che la crisi ucraina ed annessi reintri è legata come non mai ad un secondo faccia a faccia fra i due “commander in chief”, Joe Biden e Vladimir Putin, la seconda è che la Nato deve adottare una strategia di comunicazione più “soft”. Senza questi due cardini sarà guerra e sarà guerra entro poco, magari giorni. 

Mosca e l’ovest libero: non vuole solo la Nato fuori dall’area di Kiev, ma via anche da Romania e Bulgaria

L’incontro tra il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il suo freddo come non mai omologo russo Serghei Lavrov ha solo certificato che il punto di incontro è lontano. E Lavrov, dato che ha la mission di creare un’escalation irreversibile perché Donbass o meno il destino di Kiev per Mosca è segnato, ha addirittura rincarato la dose. Lo ha fatto chiedendo il ritiro degli effettivi Nato da Bulgaria e Romania, come già esplicitato nelle bozze di trattato pubblicate a dicembre e rispedite al mittente da mezzo Occidente. Il sunto è che Mosca vuole una cintura ad est libera da ogni casermaggio occidentale o avamposto militare “nemico” e che Washington invece ha deciso di cinturare proprio la faccia rivolta ad ovest del gigante russo. Difficile trovare una soluzione. 

Alla richiesta di andare via da Romania e Bulgaria la Nato risponde: “Anche con truppe in arrivo da est noi non andremo via mai”

Mosca ha minacciato “serie conseguenze” se non arriveranno “risposte scritte” a breve e Bliken vuole mollare la mano e chiamare il “cartaio” Biden ad un tavolo con suo omologo. Dal canto suo l’Olanda ha dichiarato di aver ricevuto una richiesta di armi “difensive” dall’Ucraina, nella fattispecie sistemi anti carro e terra aria contro i Ka Alligator di Mosca che in Ucraina ci andrebbero a nozze. La ciliegina sulla torta ce l’ha messa una belluina Oana Lungescu, portavoce della Nato, con una nota che sui venti di guerra ci soffia ancor di più: “La Nato non rinuncerà alla sua facoltà di protezione e difesa reciproca, anche con la presenza di truppe nella parte orientale dell’Alleanza”. Più chiaro di così si poteva solo dire “se vedremo truppe arrivare da est spareremo”. Caso mai non si fosse capito, e non dal cognome ma dalle parole, la Lungescu è rumena.