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Le 10 frasi più belle di Josè Mourinho

Le dieci frasi più belle di Josè Mourinho

José Mourinho non ha certo bisogno di presentazioni, e il suo carattere lo ha reso noto alla stampa mondiale. Ecco una raccolta di celebri aforismi mourinhiani.

José Mourinho non ha certo bisogno di presentazioni, soprattutto per i tifosi di Porto, Chelsea e Inter. Smise da giovane di giocare a calcio e si mise a studiare da allenatore come vice di Bobby Robson prima e di Louis Van Gaal poi, al Barcellona. Dal 2000 allenò invece il Benfica. Divenne noto al mondo però nel 2004 quando conquistò la Champions League alla guida del Porto. L’anno dopo fu chiamato da Abramovich al Chelsea. Dal 2008 al 2010 ha invece allenato l’Inter, ottenendo il triplete (Coppa Italia, campionato e Champions League). Dal 2010 al 2013 ha allenato il Real Madrid. Ora invece è tornato da Abramovich al Chelsea.

Il suo carattere altezzoso e spavaldo lo ha reso noto alla stampa sportiva mondiale per risse verbali e conferenze stampa memorabili. Ecco una raccolta di celebri aforismi mourinhiani.

Le 10 frasi più belle di Josè Mourinho

10) “Vi prego di non chiamarmi arrogante, ma sono campione d’Europa e credo di essere speciale.” Da questa frase detta durante la conferenza stampa di presentazione al Chelsea deriva il suo soprannome di “Special One”.

9) “Negli ultimi due giorni non si è parlato della Roma, che ha grandissimi giocatori, ma che finirà la stagione con zero tituli. Non si è parlato del Milan che ha 11 punti meno di noi e chiuderà la stagione con zero tituli […].”

8) “A volte vedi bellissime persone senza cervello. A volte hai brutte persone che sono intelligenti, come gli scienziati. Il nostro campo è un po’ come questi. Dall’alto sembra una disgrazia, ma la palla scorre a velocità normale”.

7) “Sarei un mediocre? Rispetto le opinioni di tutti, anche quelle di Zeman. Scusi, ma dove gioca questo Zeman? Ah, è un allenatore… della Roma. Non lo sapevo… Ora che sono in vacanza ho un sacco di tempo libero, mi informerò su Google cosa ha fatto e cosa ha vinto…”.

6) “Odio la mia vita sociale. La odio. La gente non mi conosce veramente. Se quando finisce la partita potessi spegnere le luci e diventare uno sconosciuto, lo farei. Non posso andare a vedere una partita di mio figlio. Se vado a una partita di dodicenni, verranno quelli che si vogliono fare una foto, quelli che vogliono un autografo, quelli che vogliono insultarmi, quelli che vogliono andare dietro la porta per insultare mio figlio, un ragazzino di 12 anni. Per strada vorrei poter essere normale”.

5) “Anche se non vincessi la Champions con il Real, non si potrà parlare di fallimento. Ma se si dovesse pensare così, forse è un po’ colpa mia: ho vinto così tante volte che il mondo adesso non si aspetta altro”.

4) “Ma io non sono un pirla” ha detto, durante un’intervista.

3) “A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l’onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l’opinione pubblica per un mondo che non è il mio”.

2) “Se uno si allena tutti i giorni con Zanetti, Cordoba e Cambiasso e non migliora mai ha un solo neurone e sta anche un po’ infortunato”.

1) “Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia meglio di me”.