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Le chiese in crisi per il caro energia: "Riscaldamento spento, copritevi bene per la messa"

Chiesa

Il caro energia colpisce tutti, comprese le chiese. Nel Comasco il riscaldamento è spento e si consiglia di coprirsi bene per le messe.

Il caro energia ha colpito anche le chiese, che nel Comasco hanno chiuso il riscaldamento e hanno consigliato di coprirsi bene quando si va a messa.

Le chiese in crisi per il caro energia: “Riscaldamento spento, copritevi bene per la messa”

Il caro energia sta colpendo famiglie e imprese, ma anche i luoghi di culto. Un parroco del Comasco ha invitato i fedeli a vestirsi con abiti più pesanti per andare a messa, in quanto il riscaldamento non potrà essere garantito. Fortunatamente queste prime settimane d’autunno le temperature non sono così rigide, ma a Mariano Comense, don Luigi Redaelli ha già preso una decisione particolarmente drastica per limitare gli sprechi energetici ed evitare le bollette stellari. Durante l’inverno saranno sospese le messe nel Santuario minore dedicato alla Madonna di San Rocco. Per il santuario lo scopo è quello di ridurre a zero i costumi non necessari, così le celebrazioni eucaristiche saranno trasferite provvisoriamente in altre sedi, locali più piccoli. 

Tagli ai costi per le messe 

Nessun cambiamento per le messe della domenica, che continueranno a svolgersi nelle chiese, con il consiglio per i fedeli di coprirsi di più per non patire il freddo. Gli impianti di riscaldamento saranno accesi più avanti per limitare le spese della comunità pastorale di San Francesco in Mariano Comense. “Il traguardo sarà quello di dare un taglio ai costi che stanno mettendo in crisi anche gli edifici religiosi, le strutture di aggregazione oratoriana e le realtà caritative” ha dichiarato don Redaelli a La Voce. La decisione delle parrocchie di Mariano Comense segue quella di altre comunità in Lombardia. Alcune parrocchie di Milano stanno mettendo in pratica alcuni accorgimenti. A Legnano e Vanzaghello sono state sospese le messe durante la settimana e le luci rimarranno spente. La diocesi ha chiesto ai parroci di ritardare l’accensione del riscaldamento di tredici giorni, riducendo l’accensione per tre giorni e abbassando la temperatura di un grado.