> > Sanremo 2019, Motta parla del suo brano: tra migranti e disincanto

Sanremo 2019, Motta parla del suo brano: tra migranti e disincanto

sanremo francesco motta

A qualche giorno dall'inizio della kermesse il cantautore racconta il suo: "A Sanremo canto tutto l'amore e il disincanto per l'Italia".

Al suo debutto al Festival di Sanremo il prossimo 5 febbraio, il cantautore racconta il brano con cui gareggerà su un palco che ha già dominato in passato. All’Ariston Francesco Motta, 32 anni, ha conquistato quelle due targhe Tenco che lo inseriscono a pieno titolo tra i “cantanti da premio della critica” di questa nuova edizione. “Testo intimo su melodia lieve ed accattivante”, secondo La Stampa è la sua “Dov’è l’Italia”. Nel suo brano molti hanno letto un chiaro riferimento ai migranti, per lui il brano è prima di tutto “Disorientamento. È speranza mista al disincanto per questo Paese”. Un grido di dolore per un’Italia che si è persa.

Sui migranti: “La penso come Baglioni”

Unico artista ad aver conquistato due targhe Tenco con i primi due album all’attivo – “La fine dei Vent’anni” nel 2016, disco che ha segnato il suo esordio alla carriera di solista, e “Vivere e Morire” due anni più tardi – Motta arriva sul palco di Sanremo con una canzone che tratta un tema molto dibattuto. A chi gli ha chiesto cosa ne pensasse della pubblica querelle tra il direttore artistico Claudio Baglioni – che ha definito le politiche sull’immigrazione di questo governo una farsa – e il ministro dell’Interno Matteo Salvini risponde: “Baglioni non ha detto niente di grave, ha usato parole da essere umano. Io la penso come lui. Dovremmo imparare dalla diversità, non averne paura”.

“A Sanremo canto l’amore per l’Italia”

Livornese di origine ma trapiantato a Roma, il cantante ha raccontato di come il brano con cui prenderà parte alla kermesse, sia frutto di “una chiacchierata con Enzo, il capitano di un caicco a Lampedusa. Ma – aggiunge – quello che ci siamo detti rimane un segreto tra me e lui”. “Ci ho lavorato per tanto tempo – ha spiegato l’artista a La Stampa – poi mi sono accorto che era molto mia ma anche adatta a un palco come Sanremo”. Nel brano “C’è il riferimento ai migranti, ma non è l’unico livello di lettura della canzone – spiega il cantautore -, c’è soprattutto il disincanto verso un Paese che amo e che nonostante tutto continuo ad amare e di cui sono innamorato, ma che manca di umanità e di educazione, e che vive la paura della diversità e del mettersi in gioco”.