> > La leggenda di Rigel, il cane che salvò diversi naufraghi del Titanic

La leggenda di Rigel, il cane che salvò diversi naufraghi del Titanic

rigel titanic

La scialuppa stava per essere schiacciata da una delle imbarcazioni intervenute per salvare i naufraghi del Titanic.

Incredibile ed emozionante la storia di Rigel, un cane di razza terranova che riuscì a trarre in salvo numerosi naufraghi durante il disastro del Titanic. La storia di Rigel è ormai una famosa leggenda, la cui realtà storica è ancora materia di discussione. La fonte della notizia è un articolo del 12 aprile 1912 pubblicato su ‘The New York Herald‘. La notizia è tutt’ora messa in discussione poiché sono numerose le fake-news che vennero appositamente create per fare scalpore e cavalcare l’onda del naufragio del Titanic.

Secondo la leggenda, Rigel tentò di soccorrere il proprio padrone, perso nel bel mezzo dell’Atlantico. Nonostante le temperature proibitive dell’acqua dell’oceano, il terranova riuscì a resistere per diverse ore, fino a trovare una scialuppa che si era allontanata dalla nave affondata.

Il salvataggio di Rigel

Con i naufraghi distrutti dalle condizioni climatiche, fondamentale fu l’apporto di Rigel. I naufraghi, completamente esausti, furono salvati dalla tenacia dell’animale. Infatti, l’enorme imbarcazione britannica Carpathia era intervenuta sul posto alle 4 di mattina. Data la scarsità della visuale, la scialuppa con a bordo il cane non fu avvistata dalla nave, la quale avanzava con velocità rischiando di schiacciare la piccola scialuppa. È proprio a questo punto che il terranova entra in scena: la sua resistenza e la sua forza gli permisero di abbaiare con tanta veemenza da farsi sentire da uno dei marinari dell’imbarcazione inglese.

L’intera scialuppa fu tratta in salvo insieme all’animale. Rigel, purtroppo, non potè più rivedere il proprio padrone, morto durante il naufragio. Il cane fu poi adottato da John Brown, uno dei marinari del Carapthia, a New York. La storia di Rigel diventò così celebre da stampare alcuni francobolli che lo ritraevano. La storia è probabilmente inventata o, comunque, un po’ romanzata, nonostante ciò, però, una forte letteratura intorno a questa vicenda si è generata nel corso degli anni destando stupore e curiosità anche nei nostri tempi.