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Don Jon: trailer e recensione del film su Amazon Prime

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Recensione del film Don Jon, disponibile in streaming su Amazon Prime, scritto e diretto da Joseph Gordon-Levitt, con Scarlett Johansson

Don Jon è disponibile in streaming su Amazon Prime. Si tratta dell’esordio dietro la macchina da presa del noto attore statunitense Joseph Gordon-Levitt (Il processo ai Chicago 7). Il film è stato realizzato con un Budget di 3 milioni di dollari e può quindi considerarsi un prodotto indipendente per gli standard produttivi hollywoodiani. Infatti, la presentazione è avvenuta al Sundance Film Festival del 2013, la manifestazione più importante per il cinema indipendente.

Il cast di Don Jon

Oltre ad aver scritto e diretto il film, Joseph Gordon-Levitt si ritaglia il ruolo di Jon Martello, protagonista della storia. Barbara, la bomba sexy per cui perde la testa, è interpretata da Scarlett Johansson (Jojo Rabbit). Esther, La donna dal difficile passato, è portata in scena da Julianne Moore (Gloria Bell).

L’attrice premio Oscar Brie Larson (The room) la troviamo nei panni di Monica Martello, la sorella di Jon. Del cast fanno parte anche: Rob Brown, Tony Danza, Glenne Headly, Italia Ricci e Sarah Dumont. Da segnalare la piccola partecipazione di Channing Tatum e Anne Hathaway nei panni degli attori protagonisti del film sdolcinato visto al cinema da Jon e Barbara.

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La trama del film

Jon Martello Jr è che conduce una vita molto ordinaria. Divisa tra la messa domenicale, la palestra, la discoteca con gli amici, i pranzi con la famiglia. La sua più grande passione in realtà è il porno, di cui è assolutamente dipendente preferendolo addirittura al sesso reale. Una sera in discoteca Jon incontra Barbara, una bellissima ragazza di cui si innamora.

Tutto sembra andare per il meglio finché Barbara non scopre Jon a masturbarsi su internet. Capisce che Jon è dipendente dai porno e lo lascia. Jon, intanto, a causa della volontà della sua ex ragazza, continua a frequentare un corso serale per diplomarsi e proprio qui il ragazzo incontra Esther…

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La recensione di Don Jon

Dopo aver diretto alcuni cortometraggi, l’attore Joseph Gordon-Levitt decide di tentare, come molti altri suoi colleghi, il grande passo e di scrivere e dirigere un lungometraggio. Il risultato ha qualche spiraglio di luce e, purtroppo, molte ombre. Rilevo del chiaro per quanto riguarda il tema e la vera e propria malattia da cui è affetto il protagonista.

Il porno, e i sui effetti, ancora oggi, nonostante riguardino pesantemente la vita di molte persone, sono ancora un tabu. Nessuno ne vuole parlare. O magari, non può. Apprezzabile anche la scelte prese riguardo il rapporto del protagonista con Barbara, di cui è completamente succube.

Sull’uomo “zerbino” nella società odierna potremmo scriverci un’antologia. Sempre Barbara è un ottimo esempio di come la perfezione possa essere alquanto noiosa. Un falso mito in un mondo di maschere. Tutto questo però, a mio avviso, non è sufficiente, se poi il tema non viene sviluppato a dovere.

La sensazione che si ha nel vedere Don Jon è quella di una pressoché costante superficialità. Gestire dei personaggi bidimensionali non è facile, c’è il rischio che infettino l’intero film con la loro piattezza. Ci vuole un guizzo, una capacità di sguardo che in Don Jon manca, non arriva. Non come dovrebbe.