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L'omicidio nautico diventa legge: quali sono le pene previste

Nave Diciotti Reggio Calabria

L'omicidio nautico è alla fine diventato legge, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.237: entrerà in vigore dal 25 ottobre 2023.

Dopo qualche tempo di attesa, l’omicidio nautico è finalmente diventato legge. Ad anticipare l’eventualità della conversione del DL presentato al suo tempo dal Senatore Alberto Balboni, è stato Il Giornale della Vela lo scorso febbraio. La nuova legge è pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.237 e la sua entrata in vigore è prevista dal 25 ottobre 2023. Per tale reato si rischia una reclusione fino a 18 anni.

Previsto il reato di omicidio nautico

Il disegno di legge (DDL n.340), promosso dal Senatore Alberto Balboni, è stato sottoposto a discussione ed è stato ufficialmente approvato, diventando così “LEGGE 26 settembre 2023 , n. 138 Introduzione del reato di omicidio nautico e del reato di lesioni personali nautiche”.

Omicidio nautico: aggiornato l’Art 589-bis

Sarà dunque aggiornato l’Art 589-bis, che inizia in questo modo: “Chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale o della navigazione marittima o interna è punito con la reclusione da due a sette anni”.

Omicidio nautico: le pene previste

L’omicidio nautico contempla diverse circostanze che portano a un aumento delle pene. Ecco un riassunto delle pene previste:

  1. Da 2 a 7 anni di reclusione per aver causato la morte di una persona.

  2. Da 8 a 12 anni di reclusione se l’omicidio avviene in condizioni di ebbrezza alcolica o a causa dell’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope.

  3. Fino a 18 anni di reclusione per aver causato la morte di più persone in un incidente nautico.

Inoltre, sono previste aggravanti di pena nei casi in cui il conducente del veicolo acquatico non è assicurato o ha una patente nautica scaduta.