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Luigi Di Maio: accordo mancato per colpa di Salvini

Luigi Di Maio

Il leader del Movimento Cinque Stelle è molto critico nei confronti di Matteo Salvini: la colpa di una mancata alleanza è solo del capo del Carroccio

Ancora una volta l’accordo di governo è saltato: Luigi Di Maio accusa la Lega di aver preferito mantenere l’intesa con Silvio Berlusconi piuttosto che pensare al bene del Paese.

Nuove elezioni

Dopo le consultazioni, svoltesi nella giornata d’ieri 7 Maggio, il leader dei pentastellati ha rilasciato delle dichiarazioni, ai microfoni di “Non stop news“(trasmissione di Rtl 102.5) in merito alla situazione politica. Luigi Di Maio ha definito il suo rapporto con Matteo Salvini una “relazione complicata“. Il rimprovero nei confronti della Lega è quello di non essersi staccata dagli altri componenti della coalizione di Centrodestra e in particola modo, dall’ex premier Silvio Berlusconi. La figura del cavaliere non è mai stata accettata dal M5S che in varie occasioni, in questi 55 giorni, ha manifestato il suo no netto a un possibile governo insieme al leader di Forza Italia. La conseguenza della scelta di Salvini, sempre secondo di Maio sarà tornare al voto a Luglio: “Ne risponderà alla storia e agli italiani soprattutto alle prossime elezioni perché se si sta andando al voto è perché lui ha scelto la restaurazione alla rivoluzione.

Il rappresentante del Movimento riconosce le grandi potenzialità di un partito di rottura come la Lega ma fino a quando rimarrà legato ai rappresentanti della vecchia politica non potrà portare nessun vero cambiamento e rinnovamento al Paese. Luigi Di Maio ha le idee chiare anche sulla possibilità di una futura intesa, Lega-M5S, dopo le elezioni di Luglio, il leader ha risposto: “Se Salvini si ripresenterà in coalizione con Berlusconi saremo punto e daccapo, queste coalizioni non nascono per un’ideale ma per fini elettorali.”

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante le consultazioni ha proposto di formare un governo neutrale ma le forze politiche in campo non hanno accettato questa proposta, ecco la riposta di Luigi Di Maio: “Noi un governo neutrale non lo votiamo perché significherebbe portare al governo persone che non hanno una connessione con la popolazione e rischierebbero solo di far quadrare i conti con un effetto simile a quello del governo Monti.

Scenari futuri

L’unica possibilità rimasta per sciogliere questa intricata matassa di alleanze sembra essere la possibilità di tornare al voto; la prima data utile potrebbe essere il 22 Luglio. Il popolo Italiano, secondo il premier dei pentastellati, dovrà scegliere tra Lega e Movimento Cinque Stelle: “Pd e FI andranno sempre più verso un decremento dei voti e ciò permetterà una polarizzazione, ovvero gli italiani sceglieranno tra un vero cambiamento e un finto cambiamento.”

Il Movimento Cinque Stelle è pronto a ricominciare mettendo al centro del loro programma il bene del Paese.

Il Presidente Sergio Mattarella, dopo il no all’accordo tra Lega e Movimento Cinque Stelle ha espresso i suoi malumori in un discorso che ha riassunto questi mesi di consultazione con un tono di voce un po’ irritata; al termine del riepilogo ha proposto l’idea di formare un governo neutrale, ricevendo poi il no dalle due forze politiche.