Martina Toma Yara Gambirasio è stata uccisa nell’ormai lontano 2010 ma il caso non è ancora chiuso. Vediamo come la mamma di Bossetti può aver riaperto il caso.
La madre di Bossetti, infatti, è stata ospite del programma “Bianco e Nero” di Telese in onda su la7.
La donna, intervistata da Vito Francesco Paglia ha fornito nuove rivelazioni sconcertanti che potrebbero cambiare il volto del caso drasticamente.
Ester Arzuffi ha dichiarato di essere stata inseminata artificialmente -senza saperlo- dal proprio ginecologo negli Anni ’70 (la pratica allora era illegale) dopo che non era riuscita a portare a termine diverse gravidanze. Ma cosa lega la nascita del bambino in questione con il caso Gambirasio?
La risposta è intricata, quindi cominciamo dall’inizio.
La signora Arzuffi non riusciva ad avere figli con il marito: il ginecologo le suggerì di “aiutare lo sperma” del marito e poco dopo rimase incinta, dando alla luce Massimo Bossetti (nel caso, “ignoto 1”).
Durante il programma di Telese ella parla di quest’inseminazione, negando però la relazione con l’autista di autobus che la trasportava al lavoro tra il 1966 e il 1967, Giuseppe Guerinoni.
Probabilmente, però, Guerinoni donò lo sperma al ginecologo, che potrebbe averlo usato per altri casi di donne con problemi nel concepire bambini. Se così fosse, potrebbero esserci, oltre a Bossetti, altri “ignoto 1” in giro, per via della struttura del DNA, elemento chiave nel processo.
Tutto riaperto, anche se ad ora la Procura della Repubblica non ha dato l’okay per l’analisi del DNA trovato sui leggins di Yara.
