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Manager di Lukoil morto, Vladimir Nekrasov è stato “colpito da infarto”: il giallo dei decessi improvvisi nell’azienda russa

Manager di Lukoil morto

Vladimir Nekrasov è il terzo top manager di Lukoil a essere stato trovato improvvisamente morto dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

Ancora un morto tra i manager del colosso dell’energia russo Lukoil: stavolta, la vittima è Vladimir Nekrasov che, stando a quanto riferito dall’azienda, sarebbe stato stroncato da una “insufficienza cardiaca”. Con la morte di Nekrasov, a capo del Cda della società, salgono a tre i manager scomparsi in circostanze misteriose a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina.

Manager di Lukoil morto per “insufficienza cardiaca”

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, Lukoil è una delle poche società russe che si è sempre schierata contro l’invasione attuata da Mosca. In quest’ottica, l’improvvisa morte del manager Vladimir Nekrasov, 66 anni, sta facendo proliferare dubbi e congetture che sconfinano nel complotto. Mentre la compagnia petrolifera russa citata dalla Tass ha comunicato che l’uomo è deceduto per un’insufficienza cardiaca, molti sono convinti (pur senza averne le prove) che nell’improvvisa scomparsa del manager ci sia lo zampino del Cremlino.

Nekrasov, classe 1957, ha lavorato per quasi mezzo secolo nell’industria del petrolio e del gas. È il terzo dirigente della Lukoil a morire improvvisamente da quando ha avuto inizio il conflitto russo-ucraino.

Il giallo dei decessi “improvvisi” nell’azienda russa

A settembre 2022, il presidente della compagnia Ravil Maganov è caduto da una finestra in un ospedale di Mosca mentre un altro ex top manager, Alexander Subbotin, è stato trovato senza vita nella casa di uno sciamano a maggio del 2022, a Mytishchi, a nord-est di Mosca.

I manager della Lukoil, tuttavia, non sono stati gli unici a morire in circostanze misteriose o poco chiare dall’inizio dell’operazione speciale russa in Ucraina, nel febbraio 2022. Altri oligarchi e funzionari pubblici, infatti, sono deceduti. In questa casistica, rientra ad esempio anche il viceministro della Scienza Pyotr Kucherenko, deceduto dopo un malore insorto mentre si trovava a bordo di un volo a 46 anni. Il viceministro era noto per le sue posizioni contro l’invasione.