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Mantova toglie cittadinanza onoraria a Mussolini

Il dittatore

Il Comune di Mantova ha approvato una mozione presentata dalla maggioranza di centrosinistra per togliere la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini.

Revocata post mortem a Benito Mussolini la cittadinanza onoraria di Mantova. Lo ha deciso a maggioranza il Consiglio comunale cittadino, ritirando il riconoscimento tributato al Duce 24 maggio 1924, due anni dopo che il fascismo aveva preso il potere. La mozione era stata presentata da Partito Democratico, Sinistra Italiana e la lista civica del sindaco Pd Mattia Palazzi con la motivazione che “Mussolini era un dittatore e un liberticida”. Tuttavia questa decisione non ha messo tutti d’accordo.

Il documento

I contrari

Luogo della decisione

Contro la mozione approvata a Mantova, con 17 “sì” e 10 “no”, si sono espressi Forza Italia, Lega Nord, lista civica di Pia Bulbarelli – uscita prima delle votazioni -, CasaPound – che ha anche tentato un blitz in Municipio al grido di “Basta feccia” – , il Movimento Cinque Stelle e un’altra lista civica, Comunità e territori. La motivazione che hanno fornito è che “non si può cancellare la storia”.

La replica

Coloro che hanno proposto e poi votato per la mozione, hanno negato l’accusa, spiegando che l’intenzione era invece quella di “discutere su quali valori il consiglio e la città vogliano celebrare”, ha detto il sindaco Palazzi. La mozione, ispirata da Fausto Banzi di Sinistra Italiana, era stata spiegata dal capogruppo del Pd Giovanni Pasetti con il fatto che Mussolini non avesse “fatto nulla per Mantova, ma è stato un dittatore e un liberticida”.

Così è passata, con il presidente del Consiglio Comunale, Massimo Allegretti che però non ha votato dopo aver affermato che cancellare la cittadinanza onoraria a Mussolini “sarebbe un gesto fuori tempo massimo, perchè la storia ha già emesso la sua sentenza di condanna”.

Dibattito in molte città italiane

Il Duce venne a suo tempo insignito della cittadinanza onoraria da molti comuni italiani, ma ora alcuni di essi hanno deciso di togliergliela. Parliamo di Torino – che ha preso questa decisione nel 2014 -, Pisa – luglio del 2017 – e Crema – il primo febbraio 2018, pochi giorni fa -. Invece a Bergamo è ancora in corso il dibattito, con il sindaco Giorgio Gori, candidato dem alla presidenza della Regione Lombardia, contrario a revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini perchè questa dovrebbe rimanere come “monito”, perchè “proporne la cancellazione è un errore che denuncia una mancanza della necessaria distanza dai fatti della storia”. A volerla è Emanuele Fiano, responsabile sicurezza del Partito Democratico, lo stesso ad aver proposto la nuova discussa legge sull’apologia di fascismo approvata dalla Camera lo scorso settembre.