Marine Le Pen, insieme al suo partito e altri 27 dirigenti, è stata rinviata a giudizio per l’ipotetica appropriazione indebita di fondi pubblici europei nel periodo compreso tra il 2004 e il 2016.
Marine Le Pen: rinviata a giudizio per fondi Ue
Il processo è fissato per l’autunno del 2024 e si terrà presso il tribunale di Parigi. In risposta a questa decisione, l’avvocato di Le Pen, Rodolphe Bosselut, ha dichiarato in un comunicato che la mossa non è stata una sorpresa.
Il Rassemblement National, il partito di estrema destra guidato da Le Pen, ha difeso energicamente la sua leader, negando categoricamente qualsiasi infrazione o irregolarità.
Marine Le Pen: il partito contesta le accuse
Il partito ha formalmente contestato le accuse nei confronti dei suoi rappresentanti europei e assistenti parlamentari, affermando che il processo rappresenterà un’opportunità per difendersi e far valere argomenti basati sul buon senso.
Il danno stimato per il Parlamento europeo ammonta a circa 7 milioni di euro, una somma parzialmente recuperata attraverso il prelievo dagli stipendi degli eurodeputati.